26 de Julio. Moncada a Berna (+ FOTO)

È ormai tradizione che i movimenti di solidarietà con Cuba si ritrovino a Berna su invito dell’ambasciata cubana per un momento  di convivialità e di festa per l’anniversario del “Giorno della ribellione nazionale e l’assalto alla caserma Moncada”, la festa nazionale dell’Isola più grande delle Antille.

cuba_dsc0250DSC01885 (Medium)DSC01880 (Medium)DSC01898 (Medium)DSC01941 (Medium)DSC01950 (Medium)

 clicca sulla foto!

Copia di foto 9

Il 26 luglio è l’anniversario dell’attacco alla caserma Moncada a Santiago di Cuba: una data che è considerata il vero e proprio inizio della rivoluzione che trionferà cinque anni, cinque mesi e seigiorni dopo con l’entrata dell’esercito ribelle all’Avana. Ed è ormai tradizione che i movimenti di solidarietà con Cuba si ritrovino a Berna su invito dell’ambasciata cubana per un momento  di convivialità e di festa per l’anniversario del “Giorno della ribellione nazionale e l’assalto alla caserma Moncada”, la festa nazionale dell’Isola più grande delle Antille.

Giornata che inizia, come nella più pura tradizione cubana, con l’inno nazionale: un momento che fa nascere le emozioni e che da il via a tutta una serie di scambi di ricordi e di opinioni fra i diversi partecipanti fra i quali, oltre che alla consistente presenza dei membri di tutte le sezioni dell’Associazione Svizzera-Cuba, della comunità cubana in Svizzera e di altri amici di Cuba,  si sono notati i rappresentanti delle missioni diplomatiche in Svizzera di Venezuela, Ecuador, Cile e Colombia. Il tutto accompagnato da un ottimo mojito, dalla cerveza Cubanero (la versione per l’esportazione della Bucanero), dalla tuKola e da un ricchissimo pranzo con il tradizionale maialino allo spiedo, el arroz congrí e la yuca con mojo.

Tutto questo fa piombare i partecipanti nell’atmosfera Copia di foto 2cubana e riporta nelle menti la frase di Fidel Castro pronunciata durante il processo a suo carico dopo l’assalto alla caserma Moncada: “La storia mi assolverà”. Una frase profetica che assume un particolare significato proprio in questi giorni in cui le relazione fra Cuba e gli USA hanno dato i primi risultati concreti con l’apertura delle rispettive ambasciate. Una grande vittoria di Cuba sulla superpotenza nordamericana, anche se restano da risolvere tutta una serie di problemi, come l’abolizione del blocco economico, finanziario e commerciale, la restituzione della base di Guantánamo e il risarcimento dei danni provocati da oltre 50 anni di politica ostile e minacciosa degli USA, tra le varie violazioni ancora in atto. Siamo quindi solo all’inizio di una nuova era, come ha giustamente ricordato Malena Castañeda, numero due dell’ambasciata dalla quale ci siamo accomiatati dopo anni di collaborazione molto costruttiva e di amicizia, poiché a novembre terminerà la sua missione a Berna e rientrerà in patria assieme al marito Arcenis Ó Mora, altro perno dell’ambasciata e grande amico e “consigliere” dell’ASC.

La solidarietà con Cuba è più che mai viva in Svizzera nonostante una realtà difficile caratterizzata da un clima di guerra fredda, da un’informazione scandalosamente di parte, che continua a parlare del “regime dei fratelli Castro” oppure della “violazione dei diritti umani” sull’isola (come si è sentito nei servizi faziosi che la RSI ha dedicato alla riapertura dell’ambasciata cubana a Washington),  dimenticando (?) tutte quelle violazioni e situazioni foto 7tragiche – mai come ora tristemente attuali e che, ahinoi, non sembrano cessare – causate dalla superpotenza nordamericana nel mondo e in patria,

Ma vogliamo concludere in bellezza e con un sentimento di speranza e di gratitudine questa nostra riflessione spontanea sul 26 de Julio bernese imitando lo striscione che dominava nel patio della Casa di tutti gli amici di Cuba: “Un altro mondo è possibile. Grazie Cuba per il tuo esempio”

Comitato ASC sez. Ticino
26 luglio 2015

Pubblicato in Eventi, Resoconti, Svizzera

ARCHIVI