15 paesi chiedono a Cuba il farmaco che ha fermato il coronavirus in Cina. E la Russia sfida le sanzioni USA e invia ambulanze alla Siria per aiutarla a combattere il Covid-19

Il governo cubano ha ricevuto richieste da 15 paesi per l’acquisto del farmaco che ha contribuito a fermare la pandemia di coronavirus in Cina.

World Affairs

25.03.2020

15 paesi chiedono a Cuba il farmaco che ha fermato il coronavirus in Cina
“Ad oggi sono state ricevute richieste da più di 15 paesi per l’acquisto del farmaco (Interferone Alfa 2B), il che significa riconoscimento dello sviluppo delle biotecnologie nel nostro paese “, ha dichiarato, oggi, l’ambasciatore cubano in Russia, Gerardo Peñalver.
Il diplomatico ha spiegato che l’interferone Alpha 2B è stato usato con successo in Cina per far fronte alla diffusione dell’epidemia. Ha saggiunto che questo è un farmaco terapeutico con azione antivirale.
L’ambasciatore ha anche fatto riferimento alla squadra di medici che il governo cubano ha inviato sabato scorso in Italia, uno dei paesi più colpiti dalla pandemia con oltre 69.100 casi di coronavirus e oltre 6.800 morti.
Medici cubani e neolaureati, ha ricordato Peñalver, lavorano in Lombardia, epicentro dell’epidemia di coronavirus in Italia.
Il capo della missione diplomatica  ha precisato che Cuba ha inviato squadre simili in Nicaragua, Giamaica, Suriname, isola di Granada e Venezuela.

La Russia sfida le sanzioni imposte dagli Stati Uniti contro la Siria e aiuta il paese arabo a contrastare la rapida diffusione del COVID-19.

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Una nave mercantile della Marina russa ha attraversato lo stretto del Bosforo vicino alla città turca di Istanbul ieri, trasportando tre ambulanze militari in Siria, un paese che si sta preparando ad affrontare il crudele scoppio di COVID-19, secondo l’agenzia Reuters .Oltre alle ambulanze, è stato anche visto un container per il trasporto marittimo sul ponte della nave ausiliaria Dvinitsa-50, che si stava dirigendo in Siria.

Mosca ha offerto nel 2015 il suo primo aiuto militare al paese arabo per contribuire alla lotta antiterroristica a Damasco. Ora, di fronte allo scoppio del COVID-19, la Russia non intende lasciare sola la Siria, che ha annunciato domenica il primo caso di contagio del temibile virus, spiega la Reuters .

Proprio oggi sono stati annunciati dalle autorità siriane altre 3 casi di Covid-19 nel paese arabo che si aggiungono a quello di domenica scorsa. In totale sono 4.

Nei giorni scorsi il governo siriano ha adottato una serie di misure, come la chiusura delle frontiere e delle imprese, tranne quelle di primaria necessità, al fine di prevenire la diffusione della pandemia, nonostante le dure sanzioni imposte nella sua contro dagli USA e l’Unione europea (UE).

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