25 ottobre 1993: Gli Stati Uniti invadono Grenada (+VIDEO)

Operation Urgent Fury | The U.S. Invasion Of Grenada | October 25, 1983

L’invasione statunitense di Grenada è stata condannata dalla maggior parte della comunità internazionale e non fu approvata dalle Nazioni Unite.

Fonte:
25 ottobre 2022
Traduzione e aggiunte: GFJ

Grenada, 1983. L'amministrazione Reagan lancia un'invasione militare del piccolo Paese caraibico di Grenada per porre fine alla rivoluzione marxista-leninista guidata dal 'New Jewel Movement'.

Questo martedì ricorre il 39° anniversario dell’invasione militare statunitense dell’isola caraibica di Grenada, nota come Operazione Urgent Fury, che lasciò almeno 70 grenadesi morti e 358 feriti.

L’operazione militare statunitense contro l’isola di Grenada iniziò il 25 ottobre 1983. I combattimenti continuarono per diversi giorni e il numero totale delle truppe statunitensi raggiunse circa 7.000 unità.

Le forze di invasione affrontarono circa 1.500 soldati grenadiani e circa 784 cubani, tra cui personale diplomatico e le loro famiglie

Gli Stati Uniti giustificarono l’invasione con il “timore” della diffusione delle idee socialiste che stavano gradualmente diffondendosi in vari Paesi dell’America Latina e dei Caraibi, per cui il 25 ottobre 1983 ordinarono l’operazione militare per invadere l’isola caraibica, dal momento che manteneva buone relazioni con Cuba e con l’allora Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS).

Daniel Ortega, Maurice Bishop e Fidel Castro. L'Avana, 1980

L’attacco di Washington si basava su tre presunti pretesti: proteggere i cittadini statunitensi residenti, ripristinare l’ordine e la democrazia e impedire che l’isola si trasformasse in una “base cubano-sovietica“.

Con questi argomenti, i soldati presero d’assalto la piccola isola per via aerea, marittima e terrestre. A seguito di questa operazione di guerra lampo, furono uccisi decine di civili, tra cui molti cubani che all’epoca lavoravano alla costruzione di un aeroporto a Grenada.

Gli americani, durante l’amministrazione di Ronald Reagan, crearono il clima di tensione che portò al colpo di Stato del 13 ottobre contro Maurice Bishop, al successivo assassinio del leader e all’invasione che causò la morte di decine di persone.

L’invasione iniziò alle 05h00 (ora locale) del 25 ottobre 1983 e fu la prima grande operazione militare statunitense dopo la guerra del Vietnam. L’operazione coinvolse 1.200 marines statunitensi.

Questa invasione fu condannata dalla maggioranza della comunità internazionale e non fu sostenuta dalle Nazioni Unite, trattandosi di una dimostrazione di forza militare da parte degli Stati Uniti nel tentativo di intimidire altri governi socialisti, oltre che di una aperta violazione del diritto internazionale e della sovranità dei popoli.

Dal 13 marzo 1979, questa piccola isola ha iniziato a vivere un processo di trasformazione e di socialismo, promosso dal leader Maurice Bishop, e questi cambiamenti non furono accettati da Washington, il che portò gli Stati Uniti a creare il contesto necessario per raggiungere il loro obiettivo di invasione.

L’occupazione del Paese caraibico fu solo una prova generale del modo di agire degli Stati Uniti, creando un meccanismo politico per lo sviluppo di conflitti militari, che avrebbero poi portato all’operazione di Panama, alla Guerra del Golfo e all’occupazione dell’Iraq.

 


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Pubblicato in Attualità, Cuba, Internazionale

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