Raramente nella storia un poeta è stato sia un politico che un eroe. José Martí è tutto in una volta, ed è in anticipo sul suo tempo come qualcuno che si avvicina al bordo dell’orizzonte. Trova la poesia nei libri di scienze, e nella famiglia delle stelle, in fondo al mare, sporgendosi sul lato dove getta il suo sguardo verso l’universo.
José Julián Martí Pérez: (L'Avana, 28 gennaio 1853 - Dos Ríos, 19 maggio 1895) Eroe nazionale di Cuba. Cubano di proiezione universale che divenne il più grande pensatore politico ispano-americano del XIX secolo. Le sue poesie, epistolari, articoli giornalistici e discorsi lo collocano come un intellettuale di vasta cultura.
DA VERSOS SENCILLOS DI JOSÉ MARTÍ
(Traduzione di Giampietro Schibotto)
XXXIX – COLTIVO UNA ROSA BIANCA
Coltivo una rosa bianca
A luglio come a gennaio
Per l’amico sincero
Che mi tende la sua mano franca.
E per il crudele che mi strappa
Il cuore che mi dà la vita
Non coltivo spina né bruco,
Coltivo la rosa bianca.
XXV IO PENSO, QUANDO DIVENTO ALLEGRO
Io penso, quando divento allegro
Come un semplice scolaro,
Al canarino giallo, –
Che ha l’occhio così nero!
Io voglio, quando morirò,
Senza patria, però senza padrone,
Avere sulla mia lapide un ramo
Di fiori, – e una bandiera!
Vedi anche:
L’IDEOLOGIA DELLA RIVOLUZIONE CUBANA