«Cuba renderà sempre omaggio alle vittime dell’azione terrorista del 6 ottobre del 1976. Abbiamo memoria storica e reclamiamo giustizia», ha segnalato nel suo account d Twitter, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, in occasione del 43º anniversario del crimine in Barbados.
Precisamente con un corteo nel cimitero Colón, della capitale, nel giorno delle vittime del terrorismo di Stato, sono state ricordate, la mattina di ieri, le 73 persone che persero la vita nell’attentato a un aereo della Cubana de Aviación.
Erano presenti con i familiari delle vittime, Luis Antonio Torres Iríbar, primo segretario del Partito nella capitale, e Reinaldo García Zapata, presidente dell’ Assemblea Provinciale del Potere Popolare, con rappresentanti dell’Istituto Nazionale degli Sports, Educazione Fisica e Ricreazione (Inder) e molti altri cubani.
Il 6 ottobre del 1976, il volo 455 della compagnia aerea Cubana de Aviación esplose di fronte alle coste di Barbados, per lo scoppio di una bomba collocata da mani terroriste.
In quell’ignobile azione persero la vita 57 cubani , includendo la squadra giovanile di scherma che tornava a casa dopo aver vinto tutte le medaglie d’oro nel Campionato Centroamericano e dei Caraibi; diversi non avevano nemmeno vent’anni,
Inoltre morirono 11 guyanesi e cinque cittadini della Repubblica Popolare Democratica della Corea , «vite utili dedicate a nobili attività, spezzate d’un colpo da quell’azione violenta», ha detto nell’occasione il capitano della Cubana de Aviación, Eliecer Romero, parlando di fronte al Pantheon delle Forze Armate.
«Le famiglie delle vittime di questo crimine continuano a reclamare dal Governo degli Stati Uniti che si faccia giustizia», ha affermato il capitano Romero che nel momento dell’attentato solo 9 anni, ma si ricorda le vibranti parole di Fidel in omaggio ai caduti: «E quando un popolo energico e virile piange, l’ingiustizia trema!».
I noti controrivoluzionari e terroristi d’origine cubana Orlando Bosch Ávila, e l’evaso dalla giustizia venezuelana Luis Posada Carriles, furono gli autori intellettuali di quel’ orrendo attentato e non hanno mai pagato per i loro crimini.
Cuba ha denunciato quei pericolosi assassini che hanno vissuto negli USA tranquillamente grazie alla protezione del governo statunitense, senza mai nemmeno pentirsi dei crimini commessi contro l’Isola, come l’attentato contro l’aereo civile cubano.
I venezuelani Freddy Lugo e Hernán Ricardo, autori materiali del sabotaggio all’aereo cubano erano stati addestrati e pagati dall’Agenzia Centrale d’Intelligenza, (CIA), degli Stati Uniti.
Il crimine di Barbados non fu né la prima, né l’ultima azione di terrorismo contro la Rivoluzione Cubana.
Per via di azioni di questo genere sono morti 3478 cubani e 2099 sono restati invalidi, come conseguenza delle aggressioni imperialiste contro il popolo dell’Isola grande delle Antille. ( GM – Granma Int.)