Il 25 novembre, sei anni dopo la dipartita del Comandante in Capo, il suo amato fratello, il Generale dell’Esercito Raúl Castro Ruz, è stato il primo a rendergli omaggio nel cimitero di Santa Ifigenia a Santiago de Cuba.
Di Domingo Pérez
Fonte:
Traduzione e aggiunte: GFJ
25 novembre 2022
I nemici della Rivoluzione cubana e i loro lacchè hanno fatto e fanno di tutto per distruggerla. Si dà il caso che oggi tutto sia più visibile, grazie alla magia di Internet e dei social network. Basta analizzare il discorso attuale degli haters per rendersi conto che è rimasto invariato nel tempo. La differenza è il mezzo attraverso il quale distillano il loro veleno. Il pubblico ricevente si trasforma, sia per la sua composizione che per la quantità e l’immediatezza con cui riceve i messaggi sovversivi.
Se si approfondisce il contenuto, è facile capire le loro reazioni squilibrate e irrazionali di oggi. Per decenni hanno cercato di eliminarlo fisicamente e, dopo la sua morte, il pensiero del Comandante in capo Fidel Castro e della sua creativa opera rivoluzionaria è più vivo ogni giorno che passa.
Loro, nemici e lacchè, odiatori tutti, lo sanno e ne soffrono, da qui le loro reazioni isteriche e gli attacchi contro il nostro Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica di Cuba Miguel Díaz-Canel Bermúdez, perché individuano in lui il discepolo, il continuatore della sua eredità.
Per questo, quando vediamo il compagno Díaz-Canel scambiare con centinaia di cubani, di tutti i settori della popolazione e di diversi strati sociali, vediamo Fidel.
È vero che questi sono tempi difficili, ma, a dire il vero, dal suo trionfo, la Rivoluzione ha avuto un solo minuto di riposo? Questo è ciò che Fidel aveva avvertito fin dall’inizio. Di fronte alla sua assenza fisica e agli effetti nefasti della crisi mondiale, alimentata dall’inasprimento del blocco, ritengono che sia giunto il momento e che, ancora una volta, la Rivoluzione abbia i giorni contati. Ma, senza dubbio, usciremo da questa situazione più forti e loro dovranno disfare le valigie.
Non hanno ancora imparato che un popolo unito non sarà mai sconfitto!
Il generale dell'esercito Raúl Castro Ruz ha offerto un mazzo di fiori al fratello nella vita e nella lotta. Autore: Estudios Revolución Pubblicato il: 25/11/2022 | 11:07 pm