Alarcón: il caso Posada Carriles prova l’innocenza dei Cinque

Il caso Luis Posada Carriles costituisce oggi la prova più evidente, chiara e ovvia dell’innocenza dei cinque cubani antiterroristi prigionieri negli Stati Uniti, ha affermato il presidente del Parlamento Ricardo Alarcón.

Washington patrocina il terrorismo contro Cuba e non fa niente per impedirlo, ha segnalato Alarcón concludendo nella capitale dell’Isola un incontro giovanile internazionale di solidarietà con questi giovani cubani.


Gli USA giudicheranno Posada Carriles per aver mentito ma, a scanso di sorprese, hanno redatto un documento che obbliga le parti del cosiddetto processo immigratorio a limitarsi alle farse di Posada Carriles e nulla più, ha puntualizzato.


Il detto documento, ha precisato, proibisce anche che si parli direttamente o indirettamente dei suoi legami con la CIA.


Il governo nordamericano non vuole che venga celebrato un vero processo contro Posada Carriles, per la terribile verità della sua carriera assassina che è costata così tante vite a Cuba e ad altri popoli del mondo, compreso quello degli Stati Uniti, ha affermato.


Per giudicare questo criminale internazionale occorrerebbe farlo anche con George Bush, padre dell’attuale presidente, ha segnalato.


Per questo, ha sottolineato, non estradano Posada Carriles in Venezuela e non dicono nemmeno che è un terrorista.


Ciò ricorda la farsa giudiziaria a Miami contro i cinque antiterroristi cubani. Infatti un documento ufficiale proibì al tribunale che si parlasse del terrorismo contro Cuba, ha detto Alarcón.


Loro sapevano che questi giovani si trovavano lì esclusivamente per lottare contro questo flagello, ha espresso.

2 maggio 2007



» PrensaLatina
Pubblicato in I Cinque cubani

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