La Foreign Agents Registration Act (FARA) è una legge americana approvata nel 1938 che richiede agli individui che rappresentano gli interessi delle potenze straniere dotati di una certa “capacità politica o quasi politica” di rivelare la loro relazione con il governo straniero e fornire informazioni dettagliate sui suoi finanziamenti e attività alle autorità statunitensi.
Atilio Borón e Fidel Castro all'Avana nel 2009
La Foreign Agents Registration Act (FARA) è una legge americana approvata nel 1938 che richiede agli individui che rappresentano gli interessi delle potenze straniere dotati di una certa “capacità politica o quasi politica” di rivelare la loro relazione con il governo straniero e fornire informazioni dettagliate sui suoi finanziamenti e attività alle autorità statunitensi.
Vediamo, esponenti della sinistra latinoamericana, fermatevi un attimo a pensare per favore; è solo questo che vi chiedo.
Come pensi che reagirebbe il governo degli Stati Uniti se la Russia di Vladimir Putin, violando la legislazione vigente in quel paese, reclutasse e finanziasse sfacciatamente alcuni opinion leader, ONG o la stampa che si definisce indipendente e li gettasse nella competizione elettorale per sconfiggere il governo o, in alternativa, rovesciarlo con mezzi sediziosi o promuovere azioni come la presa del Campidoglio il 6 gennaio di quest’anno?
Negli Stati Uniti questi soggetti verrebbero processati e condannati a scontare lunghe condanne (esiste una legge che lo prevede dal 1938, volta a impedire la diffusione di idee o attività filosovietiche), e nessuno per questo direbbe che nel paese del Nord esiste una dittatura.
Ma se una cosa del genere accade, per esempio, in Nicaragua, dove Washington ha fatto, con totale impudenza, ciò che fa in tutti i nostri paesi – promuovere leadership contrarie ai governi progressisti, con il pretesto di rivitalizzare la “società civile”, finanziandole, consigliandole e offrendo loro protezione mediatica – e le autorità nicaraguensi si difendessero con una legge simile a quella che esiste negli Stati Uniti, ah! Allora sì! A Managua regna la dittatura!
Non ti sembra un po’ incoerente?
Socialisti, comunisti, anarchici, anticapitalisti di tutti i paesi, per favore: svegliatevi, informatevi e studiate la nostra storia prima di riprodurre il discorso della destra e dell’imperialismo e condannare – per mano di Luis Almagro, Biden, Macri, Piñera, Duque e compagnia – con santa indignazione le recenti elezioni nicaraguensi!
Non condannate qui ciò che approvate là. E non illudetevi: anche se lo fate, anche se vi strappate le vesti ripetendo ardentemente la denuncia della destra, mai nessuno vi crederà!
Come risultato metterete a repentaglio la vostra coerenza politica e per di più perderete le elezioni. Non dimenticare che i popoli preferiscono sempre l’originale alla copia.
Atilio Borón (*) è un sociologo, politologo, professore e scrittore argentino. Ha conseguito un dottorato in scienze politiche presso l’Università di Harvard (Cambridge, Massachusetts). È professore associato presso la Facoltà di Scienze Sociali dell’Università di Buenos Aires e ricercatore presso lo IEALC (Istituto di Studi Latinoamericani e Caraibici) della stessa facoltà. È anche direttore del Ciclo Curriculare Complementare di Storia Latinoamericana presso la Facoltà di Lettere e Arti dell’Università Nazionale di Avellaneda e dirige il PLED, il Programma di Educazione a Distanza in Scienze Sociali del Centro Culturale di Cooperazione Floreal Gorini. Con una vasta carriera nel campo delle scienze sociali, alcuni anni fa si è ritirato come ricercatore senior del CONICET, la categoria più alta di quella istituzione per la carriera di ricercatore scientifico.