Luciana Santos, Partito comunista del Brasile (PCdoB), responsabile del Ministero della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione (MCTI), nel nuovo governo Lula, ha sottolineato la fine del negazionismo e la priorità del settore per lo sviluppo del Paese e la lotta alle disuguaglianze.
di Priscila Lobregatte
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Traduzione e aggiunte: GFJ
Luciana Santos durante il passaggio di consegne. Foto: Richard Silva Silva
“La scienza deve essere al servizio della nostra gente“. Con questa frase, Luciana Santos, ministro della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione (MCTI) nel governo di Luiz Inácio Lula da Silva e presidente del PCdoB, ha riassunto, durante la cerimonia di consegna dell’incarico tenutasi lunedì (2), quello che dovrebbe essere il tratto distintivo della sua gestione davanti al mandato come ministro.
Alla cerimonia, tenutasi presso la sede del MCTI a Brasilia, hanno partecipato ex ministri dell’area, nonché membri del nuovo governo Lula, parlamentari, governatori, leader politici, accademici e scientifici.
Nel suo discorso, la ministra ha anche evidenziato alcune delle principali azioni che intende attuare nel suo incarico e ha dichiarato che “dopo quattro anni di negazionismo e regressione della civiltà, la scienza è tornata a essere una priorità“. E ha sottolineato: “La conoscenza è la chiave della nostra libertà“.
In quanto donna nera e del Nordest, Luciana ha anche detto che affermerà “il fatto storico di essere la prima donna ministro della CT&I (Scienza, Tecnologia & Innovazione, ndt) in Brasile“. Ha aggiunto: “Questa gestione onorerà le migliaia di donne che producono e fanno ricerca in questo Paese, e la loro lotta per il rispetto, l’inclusione e la valorizzazione. Il progetto onorerà la lotta antirazzista e la lotta delle persone non bianche per ottenere spazio negli studi post-laurea e nel campo della ricerca. Onorerà l’intero contingente di ricercatori, uomini e donne, che lavorano duramente per continuare qui, in terra brasiliana, a produrre e costruire l’intelligenza collettiva nazionale.
Tempo di affermazione per la scienza
Luciana Santos ha sottolineato che, in qualità di capo del ministero, agirà per ricomporre il bilancio scientifico brasiliano e per aggiornare il valore delle borse di ricerca del CNPq e del Capes, che è collegato al Ministero dell’Istruzione. “Le borse di ricerca non possono essere intese come un’elemosina, ma come un investimento nel futuro del Paese. Non possiamo accettare le fughe di talenti e ci impegneremo a costruire politiche pubbliche che attirino l’interesse e permettano l’accesso dei nostri giovani alle università e agli istituti di ricerca, facendo in modo che alle giovani e alle donne sia garantito un posto nelle carriere scientifiche e tecnologiche“, ha dichiarato.
Ricordando le difficoltà affrontate dal Brasile di fronte al Covid-19, Luciana ha sottolineato che la scienza ha il ruolo primario di garantire l’autonomia del Paese, ma ciò che abbiamo visto durante la pandemia “è stato l’alto grado di dipendenza esterna del Brasile da tecnologie e fattori produttivi“.
Ha sottolineato il ruolo fondamentale della Fiocruz e dell’Istituto Butantan in questo periodo. “Queste due istituzioni hanno confermato la solidità e la qualità del Sistema Nazionale di Scienza e Tecnologia – un sistema il cui funzionamento dipende principalmente dallo Stato“.
Luciana ha anche ricordato che “la maggior parte della ricerca scientifica sviluppata nel Paese viene svolta nelle università, nei centri di ricerca pubblici o in entità miste, con la partecipazione dello Stato” e, facendo un contrappunto alla visione che ha guidato il governo Bolsonaro, ha sottolineato: “L’università non è un luogo di chiacchiere, ma di conoscenza e sviluppo“.
Il ministro ha lamentato il blackout vissuto dalla scienza brasiliana durante l’ultimo governo. “Per avere un’idea, le risorse del Fondo Nazionale per lo Sviluppo Scientifico e Tecnologico, la principale fonte di finanziamento pubblico per la scienza, sono state ridotte da 5,5 miliardi di reais nel 2010 a soli 500 milioni di reais nel 2021“, ha detto.
Luciana ha sottolineato che “abbiamo la sfida di trattare la scienza come una politica di Stato. Per questo, rilanceremo una nuova Strategia Nazionale per la Scienza, la Tecnologia e l’Innovazione, che affronti e superi le grandi sfide del Paese. È tempo che la scienza venga affermata e non negata“.
Ha inoltre difeso l’espansione e il consolidamento del sistema nazionale di scienza, tecnologia e innovazione, “combattendo le molteplici asimmetrie che ancora esistono al suo interno“.
Luciana ha inoltre sottolineato l’importanza dei programmi nazionali che “fanno leva sulle capacità del Paese in aree strategiche, come il complesso sanitario industriale e tecnologico, le tecnologie dell’informazione e della comunicazione finalizzate alla trasformazione digitale del Paese, la transizione energetica, il programma spaziale, le nanotecnologie, il programma nucleare e le tecnologie critiche nel settore della difesa”.
La ministra ha inoltre sottolineato l’attenzione che presterà “alle richieste più urgenti del momento e alle politiche sociali, industriali e ambientali che saranno attuate dal governo Lula/Alckmin”. Una strategia che riflette le aspirazioni del Brasile come nazione sviluppata e inclusiva“. Un altro punto evidenziato è stata la ripresa della Conferenza nazionale sulla scienza e la tecnologia.
La padronanza della scienza, ha detto, “è fondamentale per rendere competitive le nostre aziende, per aumentare la produttività e la produzione di ricchezza e per posizionarci con orgoglio nel mondo, combattendo la dipendenza dalla tecnologia straniera“, ha detto Luciana.
Priorità
Parlando di alcune delle sue priorità come capo del ministero, Luciana Santos ha sottolineato l’impegno per l’espansione e il consolidamento del Sistema Nazionale di Scienza, Tecnologia e Innovazione con la riduzione delle asimmetrie regionali; il sostegno alla strutturazione di progetti di complessi industriali-tecnologici e di innovazione in aree strategiche per lo sviluppo del Brasile, come la salute, l’informazione e la comunicazione digitale, l’energia, l’alimentazione e la difesa; la strutturazione di un programma integrato per lo sviluppo dell’Amazzonia, con particolare attenzione alla biotecnologia e all’esplorazione sostenibile della biodiversità della regione.
Il ministro ha inoltre difeso la ripresa del programma di telerilevamento satellitare in collaborazione con la Cina, la strutturazione e l’esecuzione del progetto del reattore nucleare polivalente brasiliano (RMB) e il rafforzamento del programma spaziale brasiliano.
Luciana ha anche sottolineato che la liquidazione di Ceitec sarà revocata e ha sottolineato il ruolo della cooperazione internazionale. “Insieme a questo, cercheremo di strutturare programmi per lo sviluppo di tecnologie sociali e assistive per superare le carenze, promuovere i diritti e garantire una maggiore integrazione della società brasiliana“, ha dichiarato.
L’eredità di Lula
Parlando dell’amministrazione entrante, Luciana ha ricordato l’impegno di Lula per l’istruzione e la scienza fin dal suo primo mandato. “Il nostro presidente ha un’eredità simbolica: è stato il presidente che più ha investito nelle università pubbliche e che più ha incoraggiato politiche di accesso e permanenza nell’istruzione superiore, anche senza una diploma o una licenza. È un uomo con una visione strategica, che conosce il valore della conoscenza scientifica e il ruolo che la ST&I svolge nella costruzione di una nazione sovrana, democraticamente forte e prospera.”
Infine, Luciana ha ringraziato tutti coloro che hanno contribuito con suggerimenti al piano per il ministero, la comunità accademica e l’area S&T, i familiari e il PCdoB “per la fiducia nell’adempimento di questa funzione”.
Concludendo il suo discorso, Luciana ha dichiarato: “La scienza è un sostantivo femminile, e sono consapevole della responsabilità di essere la prima donna a ricoprire il ruolo di Ministro della Scienza, della Tecnologia e dell’Innovazione, e spero che questo esempio ispiri molte altre.”
Alla cerimonia di chiusura, Luciana ha ricevuto dall’ex ministro Paulo Alvim la Medaglia al Merito Scientifico. Erano presenti, tra gli altri, i ministri della Sanità, Nísia Trindade; dell’Ambiente, Marina Silva; del Turismo, Daniela Carneiro e gli ex ministri della S&T, Aloizio Mercadante, attuale presidente del BNDES; Celso Pansera e Roberto Amaral.
Erano presenti anche i governatori di Maranhão, Carlos Brandão e di Bahia, Jerônimo Rodrigues, il presidente del SBPC e i deputati, tra cui quelli del PCdoB, Renildo Calheiros (PE), leader del partito; Alice Portugal e Daniel Almeida (BA), Jandira Feghali (RJ), Marcio Jerry (MA) e Daiana Santos (RS).
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