Camagüey.–11 anni fa il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio Culturale dell’Umanità, e oggi le autorità, le istituzioni, le imprese e tutti gli abitanti di Camagüey si sforzano per far apparire questa città come una delle più belle, pulite, ordinate, funzionali e laboriose del paese.
Questo è il proposito di coloro che ogni giorno scommettono sulla preservazione dei valori architettonici, storici e culturali, in armonia con gli interventi contemporanei e la vita cittadina di una città che è l’erede della Villa di Santa María del Puerto del Príncipe, fondata il 2 febbraio del 1514.
Per incentivare e dare calore a tali sforzi, l’Ufficio dello Storiografo della Città di Camagüey (OHCC) guida una campagna di bene pubblico i cui lemma:Città che vivo , città che sono», raccoglie l’interesse per stimolare l’urbanesimo e la responsabilità condivisa nella cura dell’antico insediamento.
Si tratta di un insieme d’azioni di costruzione, riparazione, igienizzazione, abilitazione, comunicazione e di educazione cittadina, che coinvolgono tutta la società per mitigare i problemi di una città storica che sopporta il pesante incarico della modernità con le opportunità e i suoi inconvenienti.
«Lo facciamo per i nostri avi, ma anche per i nostri figli e nipoti», ha commentato José Rodríguez Barreras, direttore della OHCC, riferendosi all’importanza dell’impegno che comprende anche il restauro di un edificio patrimoniale, la riparazione di un ospedale, si una scuola o di un centro ricreativo.
A tono con questo impegno, l’Ufficio e la sua rete d’istituzioni culturali hanno realizzato per le vacanze estive un programma attraente di percorsi, concerti, concorsi e 26 seminari su temi differenti che promuovono i valori patrimoniali e l’importanza di vivere in una città con 505 anni d’esistenza.(GM – Granma)