Contro il blocco, contro l’imperialismo – al fianco del popolo cubano

ASC Ticino quale parte del Coordinamento di Solidarietà con Cuba esprime il suo più convinto sostegno alla dichiarazione emessa dal Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Cuba in data 1° luglio 2025, e condanna con la massima fermezza il nuovo Memorando Presidenziale degli Stati Uniti che aggrava ulteriormente il blocco economico, commerciale e finanziario contro l’isola.
Ci troviamo di fronte a una rinnovata offensiva imperialista che non cambia nella sostanza, a prescindere dal colore politico delle amministrazioni statunitensi: da Trump a Biden, la politica di strangolamento economico contro Cuba è rimasta invariata, in violazione sistematica del diritto internazionale, delle risoluzioni delle Nazioni Unite e dei principi fondamentali della convivenza tra Stati sovrani.
Questo documento, aggiornamento di quello già adottato nel 2017, non è altro che un atto di coercizione politica ed economica, volto a destabilizzare la società cubana, ostacolare lo sviluppo nazionale e minare la volontà di un popolo che da oltre sessant’anni ha scelto con coscienza e dignità la propria strada: quella della sovranità, del socialismo, dell’indipendenza.
Il blocco non è una misura diplomatica. È una forma di guerra. È una politica di punizione collettiva. È un crimine che colpisce famiglie, bambini, lavoratori, ospedali, trasporti, l’intera vita quotidiana di un popolo che non ha mai aggredito nessuno.
Riteniamo gravissimo che gli Stati Uniti continuino a includere Cuba nella arbitraria lista dei Paesi sponsor del terrorismo, mentre è evidente a tutti che il vero terrorismo è quello economico messo in atto da Washington, con il sostegno complice di settori antidemocratici e reazionari.
Come Coordinamento, esprimiamo la nostra piena solidarietà al governo cubano, al Partito Comunista di Cuba e a tutto il popolo cubano, che affrontano con coraggio, dignità e lucidità un’aggressione sistemica che avrebbe già piegato molte altre nazioni.
Chiediamo alle istituzioni internazionali, ai governi, ai parlamenti e alla società civile di non restare in silenzio. Occorre esigere la fine immediata e incondizionata del blocco, la rimozione di Cuba dalla lista nera e il ripristino di relazioni fondate sul rispetto reciproco.
Chi oggi difende Cuba, difende un principio universale: quello del diritto dei popoli a decidere del proprio destino, senza imposizioni, ricatti né ingerenze.
Il Coordinamento di Solidarietà con Cuba continuerà a mobilitarsi, a denunciare il blocco in ogni sede e a promuovere iniziative concrete di sostegno e cooperazione, convinto che la causa di Cuba è la causa dell’umanità intera.

Cuba resiste, Cuba vive, Cuba vincerà.

ASC TICINO quale parte del Coordinamento di Solidarietà con Cuba
4 luglio 2025

Pubblicato in Attualità, Blocco, Cuba, Internazionale, Svizzera

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