Cuba. Dalla leggendaria Lada al Taxi elettrico (+FOTO)

La particolarità di questi Taxi elettrici, 23 in tutto, non sta solo nel modello sostenibile che rappresentano, ma anche nel fatto che sono guidati da donne, che saranno responsabili di fare circa otto viaggi completi al giorno. L’auto elettrica a Cuba sostituirà le più inquinanti e leggendarie Lada sovietiche che tanto hanno dato al trasporto cubano? Qui sotto la loro storia (+ Foto)

PHOTO/ Marcelino VÁZQUEZ HERNÁNDEZ/ rrcc: Eduardo Rodríguez Dávila, ministro dei Trasporti (MITRANS), e Luis Antonio López Iribar, primo segretario del Comitato Provinciale del Partito Comunista di Cuba (PCC), hanno tagliato il nastro all'inaugurazione degli Ecotaxis, un nuovo servizio di trasporto ecologico di passeggeri, all'Avana, il 19 ottobre 2020. ACN PHOTO/ Marcelino VÁZQUEZ HERNÁNDEZ/ rrcc

L’Avana, 19 ottobre (ACN) Gli Ecotaxis, taxi completamente elettrici, circolano a L’Avana da oggi, per fornire un servizio di prelievo passeggeri in due sezioni: dal Terminal Nazionale degli Autobus e dal Terminal Ferroviario, e dal Terminal Ferroviario e dall’Ospedale Hermanos Ameijeiras.La particolarità di questi veicoli, 23 in tutto, non sta solo nel modello sostenibile che rappresentano, ma anche nel fatto che sono guidati da donne, che saranno responsabili di fare circa otto viaggi completi al giorno, e di tornare all’Agenzia numero 9 della società Taxi di Cuba , dove si trova il terminal merci.

Il nuovo servizio è stato inaugurato questa mattina alla presenza di Eduardo Rodríguez, ministro dei trasporti cubano; Luis Antonio Torres Iríbar, primo segretario del Comitato provinciale del Partito comunista cubano all’Avana, e Maribel Gutiérrez, rappresentante residente del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (PSNU) in territorio cubano.

Nel discorso di apertura, il capo del Ministero dei Trasporti (MITRANS) ha assicurato che il montaggio e l’assemblaggio dei 23 tricicli, così come l’installazione del parco fotovoltaico, permette di materializzare la volontà del Paese nella lotta ai cambiamenti climatici, attraverso il suo piano statale, noto come Tarea Vida (Obiettivo Vita).

Questi taxi contribuiranno a ridurre le emissioni di gas a effetto serra e di sostanze inquinanti nell’atmosfera. Tra gli aspetti del loro nuovo concetto c’è l’integrazione delle donne trasportatrici cubane, il contributo al trasporto di passeggeri e il tentativo di compensare il consumo di elettricità, ha spiegato Rodríguez.

Il ministro ha ringraziato tutti coloro che hanno partecipato all’ideazione del progetto, sia del MITRANS che di altre organizzazioni, e ha aggiunto che l’esperienza deve essere valutata e perfezionata per poterla poi replicare con una maggiore quantità di attrezzature, promuovendo la produzione del maggior numero possibile di parti industriali cubane.

La rappresentante permanente dell’UNDP a Cuba si è detta soddisfatta dell’iniziativa, che considera bella e innovativa nella regione, e ha spiegato l’importanza dell’uscita del Paese dalla situazione con una mobilità alternativa che contribuisce agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, all’Agenda 2030 e all’agenda di sviluppo economico del Paese.

Per concludere la cerimonia di apertura, Torres Iríbar ha espresso la sua gratitudine e il suo orgoglio per il fatto che l’iniziativa si è svolta nella capitale cubana, e si è unito all’omaggio alle istituzioni e ai centri che hanno reso possibile il nuovo servizio di mobilità ecologica.

L’autonomia dei trasporti, che sono stati totalmente assemblati a Cuba dalla società di Attrezzature e Applicazioni Narciso López Roselló, del Ministero delle Industrie, è superiore ai 100 chilometri, anche se è ancora in fase di test e sarà valutata in funzione del peso, dei passeggeri, e della carica elettrica dei veicoli.

PHOTO/ Marcelino VÁZQUEZ HERNÁNDEZ/ rrcc: Inaugurazione degli Ecotaxis, un nuovo servizio di trasporto ecologico di passeggeri, all'Avana, Cuba, il 19 ottobre 2020. ACN

La leggendaria Lada 2101, la macchina che segnò la storia dell’industria automobilistica sovietica

Dmitrij Donskoj/Sputnik
Comunemente conosciuta come “kopeika”, fece innamorare intere generazioni di appassionati. Il 19 aprile ha compiuto 50 anni

Il 19 aprile 1970, una fabbrica nuova di zecca a Togliatti, città russa nei pressi del fiume Volga, presentò le prime sei automobili di un nuovo modello che sarebbe diventato negli anni un’icona non solo in Unione Sovietica, ma in molti altri paesi. Stiamo parlando della Lada, la cui prima versione si chiamava VAZ 2101 ed è comunemente conosciuta con il nome di “kopeika” (copeca).

I sovietici utilizzarono come prototipo il modello italiano della Fiat 124: nell’agosto del 1966, infatti, il governo sovietico firmò un accordo di collaborazione con la Fiat, che in poco tempo avrebbe portato alla produzione in serie di uno dei modelli di auto più popolari dell’Unione Sovietica.

Come prima cosa, però, il prototipo italiano doveva essere adattato alle strade russe: infatti, durante le prove e le simulazioni gli ingegneri sovietici si accorsero che la vettura doveva essere rielaborata in modo significativo e chiesero alla case automobilistiche italiane di occuparsene.

Nel frattempo in URSS iniziarono i lavori per la realizzazione di una nuova fabbrica, costruita nella città che prende il nome da Palmiro Togliatti, segretario del Partito Comunista italiano. Togliatti, nell’oblast di Samara, sarebbe diventata in pochi anni il centro dell’industria automobilistica sovietica.

Per il governo sovietico il successo dell’iniziativa era talmente cruciale che a capo della nuova linea di produzione di automobili venne nominato Viktor Polyakov, viceministro dell’industria automobilistica del paese.

Le prime sei Lada 2101 uscirono dalla catena di montaggio il 19 aprile 1970; due di esse erano di color nero, le altre, rosso ciliegia. Erano dotate di motori da 1,2 litri e 64 CV. Nell’agosto 1970, la fabbrica lanciò la sua prima campagna pubblicitaria.

Nel luglio 1971, un anno dopo l’assemblaggio delle prime vetture, la fabbrica aveva prodotto in totale 100.000 vetture; due anni dopo, nel 1973, 1 milione! Ma anche questi numeri non erano in grado di soddisfare la crescente domanda di Lada che si stava registrando in Unione Sovietica.

La Lada 2101 era popolare non solo in URSS ma anche in altri Paesi. Alcuni modelli venivano esportati perfino nei luoghi più improbabili. Nel 1971 partì il primo carico di auto diretto verso la Jugoslavia. Tre anni dopo, il modello fu ridisegnato specificamente per il mercato britannico. E ancora oggi, la Lada con il volante a destra resta una vera e propria rarità!

Di norma, le Lada prodotte per l’esportazione erano di qualità superiore rispetto a quelle destinate al mercato sovietico. Ad esempio, i modelli progettati per il Regno Unito avevano delle strisce decorative su entrambi i lati della carrozzeria, realizzate in metallo ispessito con trattamento antistatico e anticorrosione; avevano inoltre un meccanismo di accensione migliore e una batteria più duratura. Queste auto di miglior qualità venivano esportate anche in Bulgaria, Ungheria, Cecoslovacchia, Jugoslavia, Cuba e Germania Est.

Ancora oggi molti russi serbano un bellissimo ricordo della loro prima “kopeika”. “Continuo a guardare la mia ‘kopeika’ con affetto e nostalgia – racconta un signore su un forum dedicato alla Lada 2101 -. È stata la mia prima auto: il mio primo amore”.

“Sì… Ci siamo amati moltissimo, più volte alla settimana, in un garage”, dice un altro, che racconta di aver trascorso molto tempo con le mani tra gli ingranaggi del motore.

L’ultima “kopeika” è stata prodotta nel 1982, anche se una versione leggermente modificata di questa vettura (conosciuta come “Lada 21011”) è stata prodotta dalla stessa fabbrica fino al 1983. In totale, la fabbrica di Togliatti ha realizzato 2.710.930 di Lada 2101.

La sospensione della produzione però non fece sparire la Lada “kopeika”: ovunque nel mondo ci sono tantissimi appassionati di auto storiche che ancora oggi possiedono questo modello, in versione classica o modificata.

A Cuba, ad esempio, non di rado si incrociano taxi ricavati da una “kopeika” modificata. 

E in Russia la “kopeika” sembra essere tornata di moda anche fra i giovani: è nato infatti un movimento, chiamato “Battle Classic”, che unisce gli appassionati di Lada di tutte le età.

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Pubblicato in Attualità, Cuba, Cultura, Internazionale

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