Il nostro partito sa che non può commettere errori che lo possano indebolire ideologicamente. (…) Non ci sarà nulla che possa indebolire l’autorità del Partito! Senza il Partito non c’è rivoluzione possibile, senza il Partito non c’è costruzione possibile del socialismo!
E dobbiamo dire qui, una volta per tutte, che non abbiamo bisogno di nient’altro che di un partito, nello stesso modo in cui Martí non aveva bisogno di nient’altro che di un partito per condurre la lotta per l’indipendenza di Cuba, nello stesso modo in cui Lenin non aveva bisogno di nient’altro che di un partito per condurre la Rivoluzione d’Ottobre. Dico questo affinché coloro che credono che qui cominceremo a permettere i partiti tascabili. Per organizzare chi, i controrivoluzionari, i pro-Yankees, i borghesi? No, qui c’è un solo partito, che è il partito dei nostri proletari, dei nostri contadini, dei nostri studenti, dei nostri operai, del nostro popolo, solidamente e indistruttibilmente uniti. Possano scuotersi dalle loro illusioni. (…)
"(...) Sono sicuro che tutti voi oggi nutrite nei vostri cuori infantili la speranza di appartenere in futuro al nostro Partito Comunista. La rivoluzione non è finita. La rivoluzione è in marcia. E domani sarete voi a dover portare avanti la nostra Rivoluzione. E so che voi amate la Rivoluzione, e la Rivoluzione è il lavoro delle generazioni passate, di quelle presenti e di quelle future. Discorso pronunciato dal Comandante al Campo dei Pionieri del Parco Lenin, in occasione della celebrazione della Giornata dei Bambini, L'Avana, 6 luglio 1974.
Non abbiamo bisogno di formule politiche capitaliste, che sono spazzatura completa, sono inutili, irrisorie politicamente. Chiedere voti per dare cure mediche, per esmpio? No, qui da noi tali fenomeni non esistono. Abbiamo creato la nostra forma politica adattata al paese, non copiamo, sono le nostre proprie forme di organizzazione del Potere Popolare. (…)
Non dobbiamo rettificare assolutamente nulla in questo, abbiamo un sistema molto democratico, molto più democratico di tutti i sistemi borghesi, dei milionari, della plutocrazia che è, realmente, quella che governa, in generale, nei paesi capitalisti.
Non abbiamo niente da imparare da loro e non devieremo di una virgola da questo percorso, dove il potere emana dal popolo. E voi sapete che il nostro Partito è nato dal popolo, non è caduto dal cielo, e che i nostri militanti vengono scelti tra i migliori della gioventù e i migliori dei lavoratori.
E voi sapete bene cosa significa essere un militante del Partito: deve essere il primo in tutto quando c’è un lavoro difficile, una missione internazionalista, un sacrificio, un rischio; (…), non è un partito di privilegiati, ma un partito nato dal grembo del popolo, i cui militanti devono essere un esempio, e quando non sono un esempio il Partito si occupa di stralciarli dalle proprie fila.