Cuba: parte il nuovo corso economico con la “Tarea Ordenamiento”

L’unificazione monetaria tra peso cubano e peso convertibile rappresenta una storica misura economica che lancia il nuovo corso economico dell’isola.

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Giovedì 10 novembre, il presidente cubano Miguel Díaz-Canel Bermúdez ed il segretario del Partito Comunista, Raúl Castro Ruz, hanno annunciato che il 1 ° gennaio 2021 inizierà il piano economico “Tarea Ordenamiento”, che prevede in particolare l’eliminazione progressiva della doppia valuta ed un processo di unificazione monetaria. Il nuovo piano economico fissa il prezzo del dollaro a 24 pesos cubani (CUP), portando di conseguenza alla scomparsa del cosiddetto peso convertibile (CUC), il cui valore era pari a circa un euro per unità e che circolava parallelamente alla moneta nazionale. A sua volta, il presidente ha specificato che verranno adottati regolamenti per combattere la possibile inflazione.

Secondo le parole di Díaz-Canel, il nuovo piano di misure economiche sarà applicato “con lo scopo di garantire a tutti i cubani una maggiore parità di opportunità, diritti e giustizia sociale, che non sarà possibile attraverso l’egualitarismo, ma promuovendo l’interesse e la motivazione al lavoro“. “È già stato affermato che la Tarea Ordenamiento non costituisce di per sé la soluzione magica a tutti i problemi presenti nella nostra economia. Tuttavia, favorirà la creazione delle condizioni necessarie per avanzare in modo più solido“, ha aggiunto il capo di Stato.

Il presidente cubano ha concluso sottolineando che si tratta di uno dei processi economici più complessi che il Paese ha dovuto affrontare sin dalla rivoluzione del 1959, principalmente a causa degli impatti dell’intensificarsi del blocco economico, commerciale e finanziario illegalmente imposto dagli Stati Uniti e della crisi economica internazionale causata dal Covid-19.

Sebbene la stampa occidentale abbia annunciato la notizia con grande sorpresa – e, in qualche caso, augurandosi nemmeno troppo velatamente il tracollo dell’economia socialista cubana – in realtà questo processo era stato preparato da tempo. Lo stesso Díaz-Canel ha ricordato che nel settimo Congresso del Partito Comunista, è stato approvato un documento sulla Concettualizzazione del Modello Economico e Sociale Cubano di Sviluppo Socialista che, nel suo Capitolo 1, stabilisce, tra gli altri aspetti, la riprogettazione globale del sistema monetario, di cambio, fiscale, di credito, dei prezzi, dei salari e degli altri redditi dei cittadini.

Da ottobre, le informazioni sugli aspetti del compito di ordinamento sono state offerte alla tavola rotonda e all’ultima sessione dell’Assemblea nazionale del potere popolare. Allo stesso tempo, è stata sviluppata un’ampia diffusione sull’argomento nei diversi mezzi di stampa. È stato inoltre sviluppato un intenso processo di formazione per le strutture che devono partecipare al compito, che è stato molto utile come elemento di feedback nella sua fase finale di sviluppo“, ha detto Díaz-Canel, a dimostrazione di come la “Tarea Ordenamiento” sia il risultato di un lungo processo di preparazione teorica e pratica al nuovo corso economico.

Tuttavia, ciò non significa che questo processo non sia privo di rischi. “Uno di quelli principali è che potrebbe verificarsi un’inflazione più alta del previsto, aggravata dall’attuale deficit di offerta. Non saranno consentiti prezzi abusivi e speculativi, saranno socialmente affrontati con misure di contenimento e severe sanzioni per i morosi”.

Va ricordato che la dualità monetaria cubana ebbe origine negli anni ’90, quando il Paese ha attraversato uno dei momenti più difficili della sua storia, a causa del crollo dell’Unione Sovietica, principale partner commerciale dell’isola, mentre gli Stati Uniti hanno continuato a praticare la propria politica criminale di embargo. Da allora e fino ad oggi, sono state molte le misure attuate per cercare di correggere le distorsioni espresse nei prezzi: ad esempio, nel 2016, sono state prese delle misure al fine di aumentare il potere d’acquisto del peso cubano, che includevano la diminuzione dei prezzi di un’importante gamma di prodotti alimentari, igienici e da toeletta venduti in CUC. Anche i prezzi di alcuni prodotti agricoli sono stati ridotti e, nel giugno 2019, è stato stabilito un non aumento dei prezzi all’ingrosso e al dettaglio, al fine di aumentare il potere d’acquisto dei cittadini.

Nonostante ciò, molte distorsioni causate dal sistema di dualità monetaria sono rimaste fino ad adesso, come il paradosso di alcuni beni importati venduti a prezzi inferiori rispetto ai prodotti locali. Un’altra notevole distorsione risiede nella vendita degli stessi prodotti con prezzi all’ingrosso diversi, principalmente a causa dell’esistenza di un mercato in CUC e di un altro in CUP.

La misura presa dal governo va dunque nella giusta direzione, visto che le ragioni che hanno portato alla nascita del sistema monetario duale sono oggi in parte scomparse, e gli svantaggi dello stesso hanno superato i suoi vantaggi. Cuba potrà affrontare il nuovo corso economico con fiducia grazie alla permanenza di un’economia centralizzata e diretta dal governo, che a seconda delle necessità potrà decidere di modificare i prezzi o l’importo di salari e pensioni, al fine di non causare una perdita del potere d’acquisto della popolazione.

Coloro che invece si augurano il crollo dell’economia cubana e la fine del socialismo nell’isola dovranno, ancora una volta, vedere le proprie illusioni smentite dalla capacità di resilienza di questo Paese, come del resto è accaduto continuamente negli ultimi trent’anni.

Pubblicato in Attualità, Blocco, Cuba

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