Cuba ripudia le manipolazioni degli Stati Uniti e di altri paesi occidentali sullo Xinjiang e sottolinea i progressi in questa regione cinese (+VIDEO)

Carlos Miguel Pereira Hernández, ambasciatore della Repubblica di Cuba in Cina. Foto: Michael Zárate

L’ambasciatore cubano sottolinea i progressi nella regione cinese dello Xinjiang

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Traduzione e aggiunte: GFJ


L’ambasciatore cubano in Cina, Carlos Miguel Pereira,  ha evidenziato i progressi fatti negli ultimi anni dalla regione autonoma uigura dello Xinjiang e ha confutato le manipolazioni degli Stati Uniti e di altri paesi occidentali su questo tema.

All’inizio di maggio, Pereira e una dozzina di diplomatici latinoamericani e caraibici hanno visitato lo Xinjiang su invito delle autorità locali e del ministero degli Esteri cinese. Durante il viaggio, hanno avuto l’opportunità di incontrare membri della società civile e leader religiosi, visitare moschee e partecipare alle attività che segnano la fine del Ramadan, così come visitare una mostra sulla lotta al terrorismo e la de-radicalizzazione.

“È stato un privilegio aver potuto tornare nello Xinjiang dieci anni dopo la mia ultima visita e vedere i grandi progressi che ha fatto, nonostante il fatto che oggi è il bersaglio di assurdi attacchi e manipolazioni da parte degli Stati Uniti e di altri paesi occidentali”, ha detto il diplomatico cubano durante un incontro con la stampa.

Pereira ha ricordato che Washington ha scelto di fabbricare bugie su presunti lavori forzati, distruzione di moschee e sul genocidio nello Xinjiang, come parte dei suoi tentativi di demonizzare la Cina e minare la sua stabilità.

 Donne musulmane dello Xinjiang

A questo proposito, ha sottolineato che durante la sua visita nella regione ha trovato “una popolazione molto felice e a suo agio con i risultati ottenuti grazie alle politiche del governo centrale e delle autorità locali”.

“Ratifichiamo la posizione di Cuba di respingere le campagne infondate contro la Cina”, ha detto il diplomatico, criticando le azioni politicamente motivate che non hanno nulla a che vedere con i diritti umani.

“I ben noti doppi standard applicati dagli Stati Uniti nel campo dei diritti umani e della lotta al terrorismo non ingannano più nessuno”, ha detto Pereira, ricordando che il suo stesso paese è il bersaglio di una politica di blocco da parte di Washington, che si è intensificata nel mezzo della pandemia del COVID-19.

Cuba e China: un'amicizia a prova del tempo

L’ambasciatore ha evidenziato i segni di appoggio delle autorità cinesi dopo l’ottavo Congresso del Partito Comunista di Cuba, che ha dato continuità al processo di rinnovamento generazionale della direzione politica cubana, ratificando l’unità e la volontà di continuare a costruire il socialismo nelle condizioni dell’isola.

Pereira ha ricordato che quest’anno ricorre il centenario del Partito Comunista Cinese (CPC) e ha sottolineato che i due paesi condividono una storia comune in difesa del socialismo con le proprie caratteristiche.

Il diplomatico ha evidenziato la filosofia del PCC di concentrarsi sulle persone e trasformare le sfide in opportunità, che ha permesso alla Cina di ottenere vittorie decisive nel superare la pandemia di HIV/AIDS e la lotta contro la povertà estrema.

“Cuba considera che il centenario segna l’inizio di una nuova tappa per il rafforzamento dei legami bilaterali e lo scambio di esperienze nella costruzione del socialismo”, ha concluso Pereira.

 

VIDEO: Giovani ballerine preservano le diverse culture dello Xinjiang

 

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