Democrazia a Cuba: in quale altro Paese la riforma costituzionale è discussa da tutta la popolazione?

L’attuale riforma costituzionale è stata promossa da un parlamento risultato di elezioni segrete e libere, senza alcun voto obbligatorio, a differenza di altri paesi della regione, e che sarà ora discussa in migliaia di assemblee di tutta la popolazione, per essere infine sottoposta a referendum.

Cubainformación
25/07/2018

Democrazia a Cuba: in quale altro Paese la riforma costituzionale è discussa da tutta la popolazione?

Il programma ‘Zoom a la noticia’, del canale colombiano NTN24 ha invitato Cubainformación al suo programma dedicato alla riforma costituzionale a Cuba.

Dallo studio in quel Bogotà, Daniel Cubilledo, dottore in Relazioni Internazionali, professore presso l’Università Javeriana di Colombia, membro dell’associazione amicizia Euskadi-Cuba e attuale coordinatore della versione cartacea Cubainformación, ha dibattuto con Julio Shiling che, da Miami, ha espresso posizioni contrarie alla rivoluzione cubana.

Per vedere questo dibattito in video (contenuto del titolo al minuto 18:30)

Questo dibattito è un ulteriore esempio di come, anche nelle poche occasioni in cui è invitato qualcuno che non condanna il governo dell’isola, l’analista deve affrontare non solo il suo avversario politico, ma anche per la persona che conduce il programma. La direttrice e conduttrice di “Zoom a la noticia,” Andrea Bernal Garzón è arrivata a interrompere Daniel Cubilledo e con un gesto perplesso, ha affermato: «Che si possa mettere in dubbio ci sia un regime totalitario a Cuba mi colpisce».

Cubilledo ha contestato queste verità mediatiche a priori, come ad esempio che Cuba è uno «Stato totalitario», sottolineando «in ambito accademico vi sono punti di vista molto diversi».

Vista l’insistenza della conduttrice, il professore ha concluso che «Cuba è una democrazia, un tipo di democrazia». Inoltre ha sottolineato che l’attuale riforma costituzionale è stata promossa da un parlamento risultato di «elezioni segrete e libere, senza alcun voto obbligatorio, a differenza di altri paesi» della regione, e che sarà ora discussa in migliaia di assemblee di tutta la popolazione, per essere infine sottoposta a referendum. Ha spiegato che questo processo di discussione e partecipazione può essere implementato in paesi come l’Argentina, la Colombia o il Messico.

Il suo interlocutore da Miami, Julio Shiling, ha ripetuto il ben noto copione ‘anti-castrista’ e, soprattutto, affermazioni grossolane come quella che a Cuba si sarebbe ridotto il numero di lavoratori autonomi (lavoratori e lavoratori privati), Cubilledo lo ha invitato a rivedere i suoi dati e liberarsi dal pregiudizio ideologico, «prima che le riforme economiche del 2011 erano poco più di un centinaio di migliaia, ora sono più di mezzo milione le persone impiegate nel settore privato», ha affermato.

Pubblicato in Attualità, Cuba, Internazionale

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