HUGO CHÁVEZ, IL MIGLIOR AMICO DI CUBA

Onori a Hugo Chávez nel 61º anniversario della sua nascita

Le attività previste per oggi sono centrate nella visione artistica di Chávez e si realizzeranno omaggi attraverso i racconto e la pittura che appassionarono il rivoluzionario in tutta la sua vita.

In una lettera al deceduto presidente, sua figlia Rosa Virginia Chávez segnala che l’esempio di suo padre è sempre vigente nel popolo e in tutte le persone del mondo disposte a piantare le sementi della solidarietà, la giustizia e l’amore.

Ogni giorno i rivoluzionari riprendono il cammino segnalato da lui, per fare più grande il Venezuela.

“Continueremo a prepararci per difendere questa Patria che ci hai lasciato”, ha scritto Rosa Virginia Chávez nella lettera ed ha spiegato che i suoi valori hanno superato le frontiere del paese e si sono sparsi in America Latina e nei Caraibi.

Inoltre i bolivariani del Venezuela daranno sempre il loro appoggio al presidente Nicolás Maduro per mantenere la Rivoluzione e le sue conquiste Da venerdì 24 gli omaggi a Chávez hanno compreso seminari sul suo pensiero e visite alla Caserma della Montagna dove riposano i suoi resti mortali.

Domenica 26 il presidente Maduro ha affermato, dalla Caserma della Montagna, che uno dei grandi apporti di Chávez è stata la Missione Miracolo creata con il leader della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro, grazie alla quale quattro milioni di persone hanno recuperato la vista o la qualità della visione.

Hugo Chávez (1954-2013) guidò nel febbraio del 1992 un sollevamento contro il modello che imperava nella nazione, caratterizzato dalla sottomissione al Fondo Monetario Internazionale e al Banco Mondiale, così come l’implementazione di un severo pacchetto neoliberista e le privatizzazioni.

Anche se la ribellione non realizzò i suoi obiettivi militari, apportò nel paese le idee di indipendenza e sovranità piene, fomentate originalmente dal Libertador Simón Bolívar.

Uscito di prigione nel 1994, Chávez lavorò molto attivamente con il popolo e quattro anni era gia candidato alla presidenza.

Il 2 febbraio del 1999 fu eletto presidente e da allora, e sino alla sua morte, guidò un governo indirizzato all’apporto di dignità ai settori più diseredati.

(Traduzione GM – Granma Int.)

Pubblicato in Attualità, Cuba, Internazionale

ARCHIVI