Il blocco colpisce anche il popolo statunitense

Il blocco degli Stati Uniti contro Cuba vieta ai cittadini statunitensi di recarsi liberamente nell’arcipelago cubano. Questo viola il diritto costituzionale dei cittadini statunitensi di visitare qualsiasi parte del mondo.

di Domingo Pérez
Fonte:
Traduzione: GFJ

 Cittadini USA contro il Bloqueo

Ma perché questo divieto?

Come sempre accade in questi casi, in cui il governo statunitense manipola l’opinione pubblica nazionale, la prima cosa da fare è travisare la situazione a Cuba. Lo etichettano come un “luogo molto pericoloso in cui viaggiare“, da qui le cortine fumogene che vengono sollevate sull’esistenza di una “dittatura” nel Paese.

Per più di 60 anni hanno violato tutti i diritti democratici del loro stesso popolo che, dicono, considerano un paradigma. Ci accusano e includono Cuba in una lista fasulla “per essere uno Stato sponsor del terrorismo su scala internazionale”. Violano gli accordi bilaterali sull’immigrazione e incoraggiano l’esodo illegale di massa dal Paese, per poi accusarci che le persone fuggono dalle persecuzioni della polizia e della Sicurezza di Stato. Fandonie e ancora fandonie.

Ci soffocano economicamente e incolpano lo Stato socialista cubano di essere inefficiente e inetto. In breve, hanno creato un ambiente ostile intorno all’arcipelago per scoraggiare i viaggiatori.

Se un cittadino nordamericano cerca relax, divertimento e svago con la propria famiglia, non c’è dubbio che una destinazione di questo tipo non sia attraente per nessuno. Tutto ciò fa parte della strategia contro le Grandi Antille.

Come se non bastasse, avvertono i potenziali viaggiatori che il denaro investito a Cuba sarà utilizzato dalla presunta “dittatura” per continuare a sfruttare la popolazione.

Quanto detto e il ferreo silenzio dei media sulla realtà cubana permettono ai governi statunitensi di mantenere, anno dopo anno, questa mostruosità criminale e genocida che, come abbiamo visto, non solo colpisce il popolo cubano, ma impedisce anche ai comuni americani di godere delle nostre ricchezze naturali e di poter vedere di persona la familiarità, l’ospitalità e la cultura del nostro popolo.

Fortunatamente, sempre più organizzazioni, associazioni e cittadini indipendenti stanno abbattendo queste barriere e costruendo ponti d’amore.

Pubblicato in Attualità, Blocco, Cuba, Internazionale

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