Il blocco USA pregiudica l’uso di Internet…

Non solo impedisce che Cuba si connetta ai cavi internazionali di fibra ottica e proibisce transazioni finanziarie con entità dell’Isola, ma anche di scaricare software e informazioni gratuite nella web, ha denunciato il ministro Ramiro Valdés inaugurando Informatica 2007, con la partecipazione di più di 1.600 delegati da circa 60 paesi

LILLIAM RIERA – di Granma Internacional

Il blocco degli Stati Uniti a Cuba si espande sull’uso che di Internet fa il paese caraibico, ha denunciato a L’Avana il Comandante della Rivoluzione Ramiro Valdés, titolare del Ministero dell’Informatica e delle Comunicazioni (MIC), inaugurando la 12º Convenzione ed Esposizione Internazionale Informatica 2007.


La persecuzione delle azioni commerciali, economiche e finanziarie cubane sulla rete delle reti è parte della politica statunitense che cerca di far abortire questi scambi mediante ricatti e pressioni nei confronti dei governi di tutto il mondo, ha affermato.


Valdés ha messo in risalto che queste condizioni, che sono soltanto alcune delle numerose che il blocco impone, ci impediscono di connetterci ad Internet attraverso cavi internazionali di fibra ottica che passano molto vicino alle coste cubane, costringendo la nostra nazione ad utilizzare un canale satellitare.


Ha aggiunto che non solo ci proibiscono l’acquisto di attrezzature e programmi informatici da compagnie nordamericane, ma impediscono anche che istituzioni e cittadini statunitensi utilizzino la web per transazioni elettroniche con entità cubane, mentre viene bloccato lo scarico di software e informazioni – comprese quelle gratuite – se il numero IP si identifica con Cuba.


Ha enfatizzato che, nonostante ciò, l’Isola ha addestrato in Informatica più di 15.000 alunni nei centri universitari e 38.000 nelle scuole medie superiori.


Ha aggiunto che Cuba sta inoltre potenziando l’attività dei più di 600 Clubs Giovanili di Computazione, istituzioni che facilitano l’uso di massa delle dette tecnologie.


La Maggiore delle Antille sta sviluppando reti telematiche in rami della vita nazionale come la salute, la cultura, l’informatizzazione tecnico-scientifica, ha precisato il Ministro.


“Sarà imprescindibile trovare le alleanze strategiche per far fronte ai tentativi egemonisti in questo nuovo campo di battaglia e per rendere possibile l’imposizione di un nuovo suggello sulla sovranità dei nostri popoli”, ha detto.


Fra i 16 nuovi accordi di cooperazione firmati dai governi di Cuba e Venezuela il 24 gennaio scorso c’è proprio l’installazione di un cavo sottomarino di comunicazione tra i due paesi, che permetterà anche la connessione con altri Stati della regione.


SPIONAGGIO NORDAMERICANO IN INTERNET <<<


Ramiro Valdés ha messo in guardia rispetto all’uso che le agenzie di intelligence statunitensi fanno delle tecnologie informatiche a livello mondiale.


Il titolare del MIC ha spiegato che queste agenzie sviluppano mezzi e programmi per intercettare comunicazioni, accesso a sistemi e banche dati di tutte le nazioni, su richiesta del Governo USA e con l’assegnazione di giganteschi fondi.


Ha denunciato la relazione segreta di Google (famoso e popolare motore di ricerca di Internet) con la comunità d’Intelligence degli Stati Uniti, allla quale fornisce informazioni di utenti, dati personali, parole chiave e modalità di comportamento.


Valdés ha anche ricordato che Microsoft ha riconosciuto i suoi scambi e la sua collaborazione con le dette agenzie, dato di grande rilevanza dal momento che il 90% dei computers del mondo usano i sistemi operativi di questa corporation.


Washington, utilizzando la cosiddetta Legge Patriottica (adottata negli USA dopo gli attentati dell’11 settembre 2001), si avvale della cosiddetta crociata contro il terrorismo come cortina di fumo dietro la quale nascondere i suoi veri interessi egemonici, ha segnalato.


Con il motto di Le tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni ed il loro contributo ad un mondo migliore, Informatica 2007 si sta riunendo con la partecipazione di più di 1.600 delegati provenienti da circa 60 paesi. (Traduzione Granma Int.)



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