Il PCC trai firmatari della Dichiarazione congiunta dei Partiti Comunisti e Operai “75° anniversario della Vittoria sul nazifascismo.

Dichiarazione congiunta dei Partiti Comunisti e Operai “75° anniversario della Vittoria sul nazifascismo. In nome della libertà, pace e verità – contro il fascismo e la guerra
Centro di cultura e documentazione popolare
Firmatari in calce | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org
a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

La vittoria sul nazifascismo nella Seconda guerra mondiale, costituisce un avvenimento di spicco della Storia, la cui memoria è necessario preservare e difendere di fronte ai ripetuti tentativi di falsificazione storica, che hanno l’obiettivo di far dimenticare il ruolo determinante svolto dall’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, dai comunisti e dagli antifascisti di tutto il mondo.

Generato dal capitalismo, il nazifascismo fu l’espressione più terrorista del capitale monopolista. Fu responsabile dello scoppio di quella guerra di aggressione e rapina che provocò circa 75 milioni di morti, dei quali quasi 27 milioni di cittadini sovietici, innumerevoli sofferenze e l’orrore dei campi di concentramento nazisti. I popoli non possono nemmeno dimenticare pagine nere come i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki da parte degli USA, senza giustificazione militare, che rappresentarono una dimostrazione della sua forza e obiettivi egemonici a livello mondiale.

La Seconda guerra mondiale (1939-1945), fu il risultato dell’aggravamento delle contraddizioni inter-imperialiste e, contemporaneamente, dell’obiettivo di distruggere il primo Stato socialista, l’URSS, espresso, in particolare, nell’appoggio e connivenza del Regno Unito, della Francia e degli USA con il riarmo e l’ambizione espansionista della Germania nazista.

Celebrando il 75° Anniversario della Vittoria nello storico 9 maggio 1945, i partiti comunisti e operai che firmano questo documento, convinti di interpretare i sentimenti e desideri dei lavoratori e dei popoli del mondo:

– Rendono omaggio a tutti coloro che diedero la loro vita nei campi di battaglia contro le orde nazifasciste e specialmente agli eroici resistenti e combattenti antifascisti e all’eroico popolo sovietico e all’Armata Rossa, diretti dal Partito Comunista, cui contributo, scritto in eroiche pagine come quelle delle battaglie di Mosca, Leningrado e Stalingrado, fu decisivo per la vittoria sulla barbarie.

– Considerano che la vittoria sulla Germania nazista e i suoi alleati del Patto anti-Komintern, fu ottenuta grazie al contributo decisivo dell’URSS, alla natura di classe del potere sovietico, con la partecipazione delle masse popolari e il ruolo dirigente del Partito Comunista, e alla superiorità dimostrata dal sistema socialista. Questa vittoria costituisce un’enorme eredità storica del movimento rivoluzionario.

– Apprezzano gli straordinari avanzamenti nel processo di emancipazione sociale e nazionale dei lavoratori e dei popoli che la vittoria e l’affermazione delle forze del progresso sociale e della pace hanno reso possibile, con l’allargamento del campo dei paesi socialisti all’Europa, Asia e America Latina, con le conquiste del movimento operaio nei paesi capitalisti, con l’impetuoso sviluppo del movimento di liberazione nazionale e la conseguente liquidazione degli imperi coloniali.

– Denunciano e condannano le campagne che tentano di ridimensionare, distorcere e negare il ruolo dell’URSS e dei comunisti nella sconfitta del nazifascismo e, inoltre, cercano perfino di incolpare in modo ingiusto e falso l’Unione Sovietica per l’inizio della Seconda guerra mondiale, cancellando le responsabilità del grande capitale (e dei governi al loro servizio) nella promozione e ascesa del fascismo e nello scoppio della guerra e giustificare e riabilitare il fascismo, mentre distruggono i monumenti e la memoria dell’Armata sovietica liberatrice, promuovono l’anticomunismo e criminalizzano i comunisti e gli altri antifascisti.

– Denunciano e condannano le risoluzioni anticomuniste dell’UE e il tentativo di falsificazione storica e calunniosa equiparazione del socialismo con il mostro del fascismo.

– Allertano che l’imperialismo punta sempre più sul fascismo e sulla guerra come “soluzione” per l’acutizzazione della crisi del sistema capitalista, il cui carattere disumano diventa particolarmente evidente quando, di fronte alla gravissima emergenza epidemica del Covid-19, l’imperialismo, gli USA, la NATO, l’UE e le potenze capitaliste sue alleate, continuano con una criminale politica di blocchi e aggressioni contro paesi e popoli.

– Considerano che la lotta per la pace, per il progresso sociale e per il socialismo sono inseparabili; e si impegnano a contribuire a rafforzare l’azione comune della classe operaia, dei lavoratori e dei popoli di tutto il mondo, delle forze politiche interessate a barrare la strada al fascismo, nella lotta contro l’imperialismo, contro le aggressioni imperialiste e contro una nuova guerra di tragiche proporzioni.

La situazione che i lavoratori e i popoli affrontano, sottolinea l’importanza di rafforzare la lotta antimperialista, per la sovranità dei popoli e l’indipendenza degli Stati, per i diritti dei lavoratori e dei popoli, nel cammino del superamento rivoluzionario del sistema capitalista, che genera il fascismo, la guerra, l’ingiustizia, pericoli e contraddizioni nell’attualità. Così come successe 75 anni fa, è la lotta dei comunisti e di tutti coloro che fronteggiano lo sfruttamento e l’oppressione capitalista che aprirà la strada del futuro dell’Umanità.


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  1. Communist Party of Armenia
  2. Communist Party of Australia
  3. Party of Labour of Austria
  4. Communist Party of Azerbaidjan
  5. Communist Party of Bangladesh
  6. Communist Party of Belarus
  7. Communist Party of Belgium
  8. Communist Party of Brazil
  9. Communist Party of Britain
  10. New Communist Party of Britain
  11. Communist Party of Canada
  12. Communist Party of Chile
  13. Colombian Communist Party
  14. Socialist Worker’s Party of Croatia
  15. Communist Party of Cuba
    Partito Comunista di Cuba - Wikipedia

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Pubblicato in Attualità, Cuba, Cultura, Internazionale

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