La Bolivia ha sospeso le relazioni diplomatiche con Cuba

Risultati immagini per bolivia jeanine anez golpista

Il Governo di fatto della Bolivia, capeggiato dalla autoproclamata mandataria Jeanine Áñez, ha annunciato la sospensione delle relazioni diplomatiche con Cuba.

L’annuncio è stato dato dal cancelliere ad interim Yerko Núñez, e con questo si approfondisce il cambio della politica internazionale del governo della Áñez dopo il colpo di Stato della fine de 2019, che non ha riconosciuto il risultato delle elezioni ed è terminato con la rinuncia al suo incarico, il 10 novembre, di Evo Morales che ha dovuto abbandonare il paese, ha informato Prensa Latina.

Nel comunicato diffuso dalla cancelleria del paese sudamericano si allegano come scuse per questo passo (che non suppone la rottura delle relazioni) presunti oltraggi del Governo cubano sul processo politico boliviano.

L’annuncio della sospensione delle relazioni con Cuba avviene il giorno dopo che il vice segretario di Stato per i Temi Politici degli USA, David Hale, ha annunciato che Washington invierà in Bolivia un ambasciatore , per la prima volta in un decennio, per “restaurare normali relazioni», tra i due paesi.

Recentemente la presidente autoproclamata ha attaccato il lavoro solidale che realizzavano i professionisti della salute cubani, in sintonia con una campagna internazionale fomentata dal governo di Donald Trump.

Evo Morales, dall’Argentina, condanna la sospensione delle relazioni

L’ex presidente Evo Morales, dall’Argentina, dov’è esiliato, ha condannato la sospensione delle relazioni diplomatiche del governo golpista della Bolivia con Cuba, annunciata dalla cancelleria ad interim, Yerko Núñez.

«Condanniamo con forza la sospensione delle relazioni diplomatiche delle relazioni del governo di fatto della Áñez con la fraterna Repubblica di Cuba e il deterioramento permanente dell’immagine internazionale dello Stato Plurinazionale della Bolivia del rispetto della libera autodeterminazione, sovranità e diplomazia dei popoli», ha scritto il leader indigeno nel suo account in Twitter.

In una conferenza stampa, oggi venerdì 24, Nuñez ha detto che la decisione risponde ai presunti “oltraggi” del ministro delle Relazioni Estere di Cuba, Bruno Rodríguez.

El gobierno de facto encabezado por la autoproclamada presidente Jeanine Áñez, desde que usurpó el poder en el contexto del golpe de Estado contra Evo Morales arremetió contra Cuba, especialmente contra el personal de la Salud que laboraba en ese país.

Anche se i medici cubani sono tornati nel loro paese, le autorità golpiste continuano ad attaccare il loro lavoro solidale che apportava benefici a migliaia di famiglie boliviane, soprattutto le più povere, come ha fatto la Áñez il 22 gennaio nell amanifetsazione per clebrare fondazione dello Stato Plurinazionale.

“Volgari falsità della golpista autoproclamata in Bolivia. Un’altra mostra del suo servilismo agli USA. Dovrebbe spiegare al popolo che dopo il ritorno a Cuba dei collaboratori, per la violenza con cui sono stati trattati, non sono state effettuate 454 440 visite mediche “, ha scritto il cancelliere cubano nel suo account in Twitter, ed ha aggiunto che “Due mesei senza la brigata medica cubana in Bolivia si traduce in quasi 1000 donne che non hanno avuto assistenza specializzata nei parti e 5000 operazioni chirurgiche e 2700 oculistiche che non sono state realizzate. Non sono solo cifre, sono esseri umani”.
Más de 500 000 operaciones oftalmológicas se realizaron en Bolivia como parte de la colaboración médica cubana.

Intanto, molti boliviani, famiglie intere reclamano la presenza di medici, perchè sino ad oggi il regime golpista non ha avuto la capacità di sostituire i servizi sospesi dalla partenza della brigata medica cubana dal paese delle Ande amazzoniche. (Prensa Latina/ GM – Granma Int.)

Pubblicato in Attualità, Cuba, Internazionale

ARCHIVI