La gioia di un intero popolo di fronte a quasi 10.000 vite salvate in altre nazioni e la loro gratitudine per questa impresa è stata ribadita questo sabato dal Primo Ministro Manuel Marrero Cruz durante lo scambio che ha avuto con 65 membri delle Brigate Henry Reeve, collaboratori delle isole di Haiti, Dominica e Martinica.
Durante lo scambio erano presenti il vice primo ministro Roberto Morales Ojeda; il ministro della Sanità pubblica, José Ángel Portal Miranda; il ministro del Commercio estero e degli investimenti esteri, Rodrigo Malmierca Díaz e, inoltre, Marcia Cobas Ruiz e Anayansi Rodríguez Camejo, vice ministri rispettivamente del MINSAP e degli Affari esteri.
Foto: Ricardo López Hevia
“Siete partiti come il Che quando altre terre rivendicavano il sostegno dei suoi modesti sforzi”, ha detto Marrero Cruz a questi professionisti, tra i quali ci sono coloro che hanno accettato di rimanere ad Haiti sei mesi in più del previsto, e che hanno passato quel tempo tra la formazione di specialisti haitiani e la creazione di un ospedale che non era mai stato operativo prima, per curare più di 900 pazienti con COVID-19.
“Parlare lingue diverse non è stato un ostacolo per fare il nostro lavoro, perché lo abbiamo fatto con il cuore ed è così che siamo riusciti a controllare la malattia”, ha detto María Caridad López Galán, laureata in Terapia Intensiva Infermieristica di Ciego de Ávila che, a nome di tutti i colleghi della seconda collaborazione arrivata in Dominica, ha ratificato la volontà di continuare la lotta contro la pandemia ovunque sia necessario.
Con questo impegno si è distinta anche la dott.ssa Loraine Santiago León, specialista in ematologia della capitale, uno dei membri della brigata della Martinica; un gruppo che ha innalzato il prestigio dell’assistenza medica cubana in un territorio francese d’oltremare che per la prima volta accetta e riconosce il lavoro dei medici di Cuba.
La consegna dei camici bianchi personalizzati con il marchio País e la bandiera cubana che hanno accompagnato i collaboratori nella loro partenza, ha segnato la fine di questa esperienza di successo.
Manuel Marrero Cruz ha sottolineato il ruolo delle donne e dei giovani, pur riconoscendo l’esito delle brigate in generale, i cui membri sono tornati a casa dopo dieci giorni di isolamento per garantire la loro salute e quella delle loro famiglie.
Il primo ministro cubano ha anche approfittato dell’incontro per aggiornare i professionisti sulla situazione attuale della pandemia nel Paese. Ha anche fatto riferimento alle misure per la nuova normalità, e con essa la strategia economica che si sta attuando per combattere la crisi, che non solo colpisce Cuba, ma si estende a livello internazionale.