La comunità dei Caraibi alza la voce in favore di Cuba

La Comunità dei Caraibi (Caricom) si è oggi unita alle decine di voci internazionali che rifiutano la recente inclusione di Cuba, ancora una volta, nella lista degli Stati sponsor del terrorismo, promossa dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.

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Traduzione: GFJ

La Comunità dei Caraibi (Caricom) si è oggi unita alle decine di voci internazionali che rifiutano la recente inclusione di Cuba, ancora una volta, nella lista degli Stati sponsor del terrorismo, promossa dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.

In un comunicato pubblicato oggi sul suo sito ufficiale, l’organizzazione caraibica ha affermato che questo nuovo attacco al paese ha un impatto negativo sulla sua posizione internazionale e sul suo sviluppo sociale, umano ed economico.

A questo proposito, il meccanismo di integrazione regionale aggiunge che la manovra dell’amministrazione Trump è un’altra azione sbagliata che si aggiunge al blocco economico, commerciale e finanziario, che qualifica come inutile e illegale.

La Caricom ha anche chiesto l’immediata revisione e l’inversione di queste azioni ingiustificate intraprese nei confronti di Cuba.

Nel documento, le nazioni caraibiche hanno anche auspicato un avanzamento da parte degli Stati Uniti per quanto riguarda la ripresa delle relazioni diplomatiche tra Washington e L’Avana.

Lunedì scorso il segretario di Stato americano, Mike Pompeo, ha annunciato la decisione del governo repubblicano uscente alla Casa Bianca di collocare nuovamente Cuba tra le nazioni che promuovono il terrorismo, categoria che era stata eliminata nel 2015 durante il secondo mandato di Barack Obama.

La Comunità dei Caraibi è un’organizzazione internazionale per il rafforzamento delle relazioni nella regione caraibica, composta da 15 nazioni, la cui sede centrale si trova a Georgetown, Guyana, dalla sua fondazione, avvenuta il 1° agosto 1973 con il Trattato di Chaguaramas.

Pubblicato in Attualità, Blocco, Cuba, Internazionale

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