La donna come oggetto sessuale nella musica cubana, un tema in discussione nel dibattito nazionale. La denuncia della FMC (Federazione delle Donne Cubane)

Il recente caso di abuso sessuale e maltrattamento di donne da parte del trovatore (cantautore, ndt) cubano Fernando Bécquer ha fatto scattare un campanello d’allarme sull’isola per quanto riguarda la diffusione di canzoni con testi che denigrano le donne, in canzoni che fanno della volgarità il loro biglietto da visita.

Fonte:
Traduzione e aggiunte: GFJ
23 gennaio 2023

Lo scorso ottobre, il sopracitato Bécquer è stato giudicato colpevole dopo che diverse donne lo hanno accusato di abusi sessuali in occasioni diverse, il che ha portato il Tribunale municipale del Centro Habana a condannarlo a tre anni e quattro mesi di libertà vigilata.

Nonostante la sanzione, considerata troppo benevola da vari settori della società, il musicista ha pubblicato sui social network due testi sessisti e misogini, che hanno scatenato un forte dibattito culminato nella revoca della precedente sanzione e nel suo trasferimento in carcere per scontare la pena in regime di internamento.

La Federazione delle donne cubane (FMC) ha denunciato in un comunicato che la pubblicazione di Bécquer “offende e manca di rispetto alle femministe e a tutte le donne cubane”, ritenendo tale atteggiamento “inammissibile” in una società che promuove il rispetto e garantisce i diritti delle donne.
Non ci sarà impunità“, ha avvertito la principale organizzazione femminile di Cuba, dove Bécquer non è l’unico musicista accusato di maltrattare fisicamente e spiritualmente le donne.

Violenza di genere

Autore di una lirica sui generis, lontana dalle poetiche tradizionali, Bécquer era un trovatore molto popolare nell’ambiente universitario, applaudito nelle peñas culturali e nei locali notturni per le sue liriche prive di artifici, nelle quali non pochi si sentivano rappresentati.

Tuttavia, le canzoni che alla fine lo hanno portato dietro le sbarre sembrano prendere in giro i suoi critici, alludendo alle accuse sporadiche che gli sono costate la condanna.

“E se le molestie/ se l’abuso, se con forza/ se l’oltraggio/ calma mamma calma./Muoviti con il negrone./Non mi interessa un hashtag, o un Ti credo a Cuba, niunbecquermas./Non mi interessano le vagine tristi (…)/ Non mi interessa tanta fuffa/ per il dolore di un orgasmo interrotto./Non mi interessano tante balle (…)/ E se ipnotizzassi con lo stregone (…)/ Dimenati con il negrone. Dagli la cintola e succhia il la caramellone”.

Le vittime si sono sentite prese in giro, ma questa volta la l’arroganza gli è costata cara: il clamore è stato tale che persino la moglie del presidente della Repubblica, Lis Cuesta, ha affrontato il problema sui social network.
Ma Bécquer (sic!) non è l’unico: in molta della musica che si ascolta oggi a Cuba, le donne sono ridotte a meri oggetti – a volte in modo crudo e brutale – una situazione che è diventata normale e presa come uno scherzo.

In un articolo pubblicato sul quotidiano Granma, il musicologo cubano Oni Acosta ha messo in discussione la popolarità dei testi più volgari e scurrili di alcuni generi popolari.

“Perché molti dei nostri giovani ascoltano e a volte prediligono ciò che offende e che è lascivo in tutti i sensi? Cosa non funziona in questo senso? La grande sfida è come non continuare a consumare quell’area negativa del genere, lontana dal nostro ossigeno musicale, ma che non va nemmeno ignorata”, ha sottolineato Acosta.

Diffusione senza limiti

Diverse persone consultate da Sputnik concordano sul fatto che il reggaeton e la sua variante nazionale, il “cubatón“, sono una sorta di piaga che invade gli spazi sonori con i suoi messaggi espliciti, spesso alla portata dei minori, senza limiti per impedirne la propagazione.

Così, i bambini crescono ascoltando parolacce, allusioni dirette al sesso, frasi denigratorie rivolte alle donne, sotto lo sguardo imperturbabile di genitori e insegnanti che, in generale, consumano anch’essi tali generi e le loro espressioni, come il ballo “perreo” sessualizzato.

Tali proposte trasgrediscono o mancano di rispetto alle donne e alla società, ma rimangono impunite, nonostante i regolamenti, le direttive e persino le leggi che non vengono applicate.

L’inasprimento della pena di Bécquer è stato il risultato di una forte campagna sui social media, ma gli attivisti e i sostenitori del rispetto riconoscono che c’è ancora molto da fare per bandire la maleducazione gratuita, la misoginia e altre forme di denigrazione di certa musica cubana di oggi.


Ripudiate a Cuba le dichiarazioni misogine di Fernando Bécquer

Fonte:

Le organizzazioni cubane ripudiano oggi le recenti pubblicazioni del cantautore Fernando Bécquer sui suoi social network, che definiscono inaccettabili, violente e irrispettose nei confronti delle donne e contrarie alla natura dell’arte.

Queste dichiarazioni del trovatore sono una presa in giro della giustizia da parte di una persona che è stata condannata per violenza sessuale, così come il lavoro che è stato fatto dal 1959 per perseguire la vera emancipazione delle donne nel Paese, afferma un comunicato della Federazione delle Donne Cubane (FMC).

Aggiunge il comunicato che Bécquer (che ha recentemente pubblicato il testo di una canzone intitolata “Guaracha feminista“) insiste nell’utilizzare le reti per violare indirettamente, molestare, sminuire le sue vittime e anche per estenderlo alle donne e all’organizzazione che le riunisce.

Non possiamo accettare tanta mancanza di rispetto per le donne cubane, nessuno ha il diritto di farlo. È ripugnante. #Tolerance0 https://t.co/GgAGZj90zg

– @SecGFMC (@TeresaBoue) 10 gennaio 2023

Nei suoi testi c’è una profonda espressione di misoginia che mostra il suo disprezzo per le donne e l’ignoranza su cosa sia il femminismo, sottolinea la FMC, e fa riferimento al fatto che azioni intollerabili e pubblicazioni come queste devono essere denunciate e punite perché costituiscono messaggi di odio.

Fernando Bécquer Cifuentes, accusato da diverse donne, è stato condannato nell’ottobre del 2022 per il reato di atti osceni e ha ricevuto una pena di cinque anni, attenuata con la limitazione della libertà.

Lungi dal mostrare rispetto e pentimento di fronte alla giustizia, agisce nella più totale impunità, avverte l’FMC, che considera questi fatti gravi, poiché i casi di violenza di genere e sessuale feriscono profondamente le vittime e la società.

Secondo la dichiarazione dela Federazione delle donne, pubblicata su Facebook, ci deve essere tolleranza zero per queste espressioni nella popolazione, in un sostegno sociale e culturale alle leggi che cercano di mettere nel senso comune il rispetto dell’integrità e della dignità della donna nella sua diversità.

L’Unione degli Scrittori e degli Artisti di Cuba (Uneac) sul social network Twitter ratifica la sua difesa dei diritti delle donne di fronte a queste azioni del musicista, che secondo il messaggio violano la dignità delle donne.

L’umiliazione e la discriminazione sono contrarie alla natura dell’arte, afferma l’organizzazione, che riunisce scrittori e artisti cubani.

Allo stesso modo, l’Istituto Cubano della Musica esprime il suo assoluto rifiuto dell’atteggiamento irrispettoso e irresponsabile del trovatore e sottolinea che il testo da lui pubblicato è dannoso per la morale delle donne cubane ed è estraneo all’etica che caratterizza gli artisti cubani.

 

Pubblicato in Attualità, Cuba

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