Abbiamo incontrato Gabriel Aguirre, Segretario Generale del Comité de Solidaridad International (CO.S.I.), l’organizzazione venezuelana del World Peace Council (Consiglio Mondiale della Pace), che è venuto in Italia per parlare della situazione del paese latino americano.
Ringraziamo il Comitato Contro la Guerra Milano per l’opportunità che ci è stata data di poter incontrare un autorevole interlocutore in grado di spiegare quello che sta succedendo in Venezuela.
Fra le altre cose, Aguirre ha denunciato come Novo Banco in Portogallo stia bloccando i dollari necessari per effettuare un trapianto di midollo osseo a 27 venezuelani che attualmente si trovano in Italia.
In Italia i principali mezzi d’informazione offrono una versione parziale ed incompleta di quello che succede in Venezuela, puoi dirci, alla luce delle sanzioni imposte contro il vostro paese, qual è la situazione?
Noi rifiutiamo di definire le azioni statunitensi ‘sanzioni’, le sanzioni contro il Venezuela non sono state decise dalle nazioni unite ma, unilateralmente, dagli Stati Uniti nel 2014 con il Presidente Obama.
Queste misure stanno colpendo duramente il popolo venezuelano, hanno avuto un forte impatto sulla salute, sull’alimentazione e sullo sviluppo economico.
Per quanto riguarda l’attacco a cui siamo sottoposti, spesso a proposito del Venezuela si parla di prigionieri politici ma si ignora, o si finge di ignorare, che questi sono stati arrestati per reati che sono gravissimi (distruzioni di proprietà pubbliche, omicidio, aggressione…). Quando Michelle Bachelet è stata in Venezuela, si sono presentati i parenti delle persone uccise nelle proteste, fra cui la madre di Orlando Figuera, bruciato dai manifestanti anti-Maduro solo perché indossava una magliettina rossa e dunque tacciato di essere chavista (per questo fatto,uno dei responsabili, l’italo-venezuelano Enzo Franchini, è stato recentemente arrestato in Spagna N.d.R.) ; si sono presentate anche le vittime delle aggressioni, mostrando la ferocia delle squadre paramilitari sui loro corpi, ma la responsabile dell’Alto Commissariato per i diritti umani dell’ONU non ha voluto prendere in considerazione questa realtà.
Allo stesso modo l’ONU ignora i fascisti ed i mercenari che combattono contro il Presidente Maduro che si sono macchiati, fra le altre cose, anche dell’omicidio di un parlamentare.
Infine a chi ci accusa di non essere democratici ricordo che negli ultimi 20 anni in Venezuela si sono tenute 23 elezioni.
Quali sono a tuo avviso i motivi di questa ferocia da parte degli Stati Uniti?
Il Venezuela è al centro di uno scontro mondiale. Il Venezuela è la prima riserva certifica mondiale di petrolio, è ricco di gas, oro e minerali questo spiega l’attacco sferrato dagli Usa a cui si è accodata l’Ue.
Noi siamo divenuti un faro per i popoli oppressi, la nostra lotta dimostra che è possibile difendere la sovranità del proprio paese contro le forze imperialiste statunitensi, che non hanno mai rinunciato ad applicare la dottrina Monroe. Questo attacco di Usa e Ue è una minaccia alla pace non solo della regione, ma del mondo intero.
A livello internazionale oltre ai tanti movimenti e partiti che vi sostengono quali sono gli Stati che stanno aiutando la rivoluzione bolivariana?
I maggiori aiuti arrivano dalla Cina e dalla Russia. Fu Chavez ad aprire ai rapporti con questi paesi, nel caso russo i rapporti sono anche militari ed è singolare come gli Stati Uniti critichino la presenza russa in Venezuela avendo basi sparse per tutto il mondo. Oltre alla collaborazione militare la Russia interviene nel campo agricolo, farmaceutico e nell’efficientamento del sistema elettrico nazionale, anche gli aiuti cinesi sono molto importanti a partire dai macchinari per l’estrazione del petrolio (quelli che utilizziamo sono costruiti in Germania e Stati Uniti i cui governi rendono impossibile la manutenzione), inoltre recentemente la Cina ha inviato un carico gratuito di medicinali.
Possiamo dire che la Cina e la Russia non vogliono essere dei padroni, ma dei soci, la loro cooperazione è paritaria, tutti ci guadagnano.
Inoltre riceviamo aiuti dalla Turchia nel campo dell’estrazione mineraria e dall’Iran per l’agricoltura.
Nella produzione del riso si è sviluppato un ottimo rapporto con il Vietnam. Infine è incalcolabile il sostegno di Cuba che pur tra mille difficoltà fornisce un aiuto prezioso, a partire dai suoi medici.
Ad oggi quali sono gli effetti più gravi del bloqueo?
La produzione di petrolio è crollata a 900 mila barili. Il blocco rende difficili le transazioni internazionali ed anche le criptovalute sono state bloccate, le imprese pubbliche e private sono duramente colpite non potendo usare il dollaro. Dopo la guerra in Libia le riserve di quel paese vennero letteralmente rubate, lo stesso è successo con le riserve auree depositate nel Regno Unito. Ancora più grave è però quello che sta succedendo in Portogallo dove sono stati bloccati 11 milioni di dollari che servono per pagare il trapianto di midollo osseo di 27 venezuelani ospitati in Italia. Noi non sappiamo quali siano le idee politiche di queste 27 persone, sicuramente fra di loro ci saranno anche degli oppositori, quello che è certo è che si stanno colpendo degli innocenti e le loro famiglie. Su questo chiediamo la massima solidarietà internazionale.
Nonostante tutte le privazioni imposte dall’imperialismo, qual’ è la ragione principale della resistenza del popolo venezuelano?
La forte coscienza antimperialista.