Díaz-Canel ringrazia la Rete Mondiale degli Intellettuali per il sostegno a Cuba.
Fonte: ACN
Traduzione: GFJ
2 MAGGIO 2021
Miguel Díaz-Canel Bermúdez, presidente della Repubblica di Cuba, ha ringraziato oggi la rete mondiale degli intellettuali per il loro appoggio a Cuba nella sua lotta contro il blocco economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti.
Grazie agli intellettuali di tutto il mondo che danno prestigio con le loro firme alla nostra lunga e irrinunciabile lotta contro il blocco, ha scritto Díaz-Canel nel suo account ufficiale di Twitter.
Díaz Canel ha evidenziato che la Rete in Difesa dell’Umanità (REDH), che fu fondata in altri giorni minacciosi per #Cuba, conosce molto bene la gravità dell’assedio impostoci dall’impero.
In una dichiarazione rilasciata sabato, la Rete in Difesa dell’Umanità “fa appello agli amanti della pace, della giustizia e del diritto internazionale per denunciare un’aggressione senza precedenti del governo degli Stati Uniti contro Cuba, iniziata più di 60 anni fa“.
Il testo sottolinea che il blocco di Cuba si basa su disposizioni che si qualificano, secondo il diritto internazionale, come misure coercitive unilaterali, come un crimine di genocidio, secondo la Convenzione di Ginevra del 1948, e come un crimine contro l’umanità, secondo lo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale.
È urgente oggi, di fronte allo scenario sempre più complicato imposto dalla pandemia di COVID-19 e dalla crisi globale, mobilitare con più forza che mai l’opinione pubblica di fronte a un oltraggio così annoso contro un popolo che ha sempre dimostrato solidarietà e coraggio, punito per aver deciso di essere padrone del proprio destino, di costruire una società più giusta e di difendere un paese sovrano.
Nemmeno il blocco è stato un ostacolo per i medici cubani della Brigata “Henry Reeve” che hanno dispiegato il loro generoso contributo in più di 40 paesi aiutando a combattere la pandemia, secondo gli intellettuali.
Compiamo il nostro dovere etico di denunciare questa ingiustizia ed esigere che prevalgano i principi della pace, della legalità internazionale, del multilateralismo e del rispetto reciproco e che prevalgano le relazioni civili tra gli Stati come unico modo per garantire la sopravvivenza della specie umana sul pianeta, dice il documento firmato dai più prestigiosi intellettuali del pianeta.