Pereira ha sottolineato che gli affari di Hong Kong sono affari interni della Cina. È giusto che la Cina trovi soluzioni agli affari di Hong Kong. Cuba non permette a nessun altro Paese terzo di interferire nella sovranità della Cina su Hong Kong o nel principio “un Paese, due sistemi”.
La minaccia USA di imporre sanzioni alla Regione amministrativa speciale di Hong Kong (RASHK) è un altro esempio di arroganza attarverso l’imposizione di sanzioni e dei propri standard ad altri paesi. La minaccia suona ironicamente in un momento in cui gli Stati Uniti sono impantanati nelle proprie crisi sia dovute alla pandemia che ai problemi sociali, ha dichiarato l’ambasciatore cubano in Cina al Global Times.
“Il mondo ha visto quanti problemi profondi esistono all’interno degli Stati Uniti e come il governo americano tratta il suo popolo. Persino i leaders americani rinnegano gli ideali di democrazia e libertà che il Paese ha predicato per decenni”, ha detto venerdì scorso l’ambasciatore Carlos Miguel Pereira al Global Times in un’intervista esclusiva.
Pereira ha aggiunto che gli Stati Uniti chiudono un occhio su questi problemi, mentre interferiscono arbitrariamente negli affari cinesi di Hong Kong.
Ha evidenziato che la minaccia degli Stati Uniti di imporre sanzioni alla Cina a seguito della legge sulla sicurezza nazionale per Hong Kong è simile alle sanzioni degli Stati Uniti contro Cuba nei decenni passati. L’essenza di tutto questo sta nel loro tentativo di “rovesciare i governi legittimi di altri Paesi attraverso le sanzioni”.
“Cuba ha vissuto questa ‘tradizione’ [statunitense] per 60 anni”, ha detto il diplomatico.
Pereira ha sottolineato che gli affari di Hong Kong sono affari interni della Cina. È giusto che la Cina trovi soluzioni agli affari di Hong Kong. Cuba non permette a nessun altro Paese terzo di interferire nella sovranità della Cina su Hong Kong o nel principio “un Paese, due sistemi”.