Il documento ha ricevuto anche il sostegno di 90 intellettuali, artisti e attivisti sociali di 16 Paesi, guidati da Frei Betto, Ignacio Ramonet, Atilio Borón, Salim Lamrani, Cecilia Todd, María Eugenia Mudrovcic, Fernando Buen Abad e Héctor Díaz Polanco, tra gli altri di grande prestigio e di comprovato impegno per la Rivoluzione cubana.
Immagine: Mural ‘Cuba colectiva’ (detalle), 1967
Il Messaggio di scienziati, educatori, giornalisti, scrittori e artisti cubani ai loro colleghi di altri Paesi, pubblicato qualche giorno fa sulla rivista culturale La Jiribilla, conta ormai più di 1.100 firme ed esprime i sentimenti della società civile cubana, guidata in questo caso da importanti scienziati, educatori, giornalisti, scrittori e artisti di tutto il Paese. L’elenco comprende più di 50 Premi Nazionali in diversi campi artistici e in Filosofia e Storia, oltre a diversi giornalisti che hanno ricevuto il Premio Nazionale di Giornalismo José Martí.
Il documento è stato approvato da 90 intellettuali, artisti e attivisti sociali di 16 Paesi.
Tra le firme aggiunte dopo la pubblicazione del documento, gli scienziati Jorge Berlanga, Guadalupe Guzmán e Miguel Limia; i pedagogisti Gilberto García Batista e Marta Prieto; i giornalisti Luis Sexto, Randy Alonso e Rosa Miriam Elizalde; gli scrittori Antón Arrufat e Reinaldo González; e gli artisti Pancho Amat, Haila María Mompié, Bobby Bobby Arrufat e Reinaldo González; gli scrittori Antón Arrufat e Reinaldo González e gli artisti Pancho Amat, Haila María Mompié, Bobby Carcassés, Rosario Cárdenas, Manuel Pérez Paredes, Isabel Santos, Eslinda Nuñez, Zaida del Río, Roberto Diago e Eduardo Roca Salazar (Choco), oltre a molti altri intellettuali e artisti di grande fama pubblica.
Il documento ha ricevuto anche il sostegno di 90 intellettuali, artisti e attivisti sociali di 16 Paesi, guidati da Frei Betto, Ignacio Ramonet, Atilio Borón, Salim Lamrani, Cecilia Todd, María Eugenia Mudrovcic, Fernando Buen Abad e Héctor Díaz Polanco, tra gli altri di grande prestigio e di comprovato impegno per la Rivoluzione cubana.
La reazione virulenta sui social network da parte di alcuni controrivoluzionari, immediatamente replicata dai media nemici finanziati dal governo statunitense, è la prova dell’efficacia del documento, che a sua volta è stato riprodotto dai principali media cubani e commentato in diversi programmi radiofonici e televisivi regolari.
Vedi:
Gli intellettuali cubani ribadiscono il loro sostegno alla Rivoluzione (+VIDEO)