L’industria dell’aiuto umanitario: corruzione, neoliberismo e truffa

L’80% dei fondi delle ONG proviene dai governi. I tre maggiori donatori del pianeta sono gli Stati Uniti, l’Unione Europea e la Gran Bretagna. Ciò consente loro di decidere come e dove investire, di conseguenza, non scelgono i paesi più poveri ma hanno un’agenda politica

Traduzione dallo spagnolo de l’AntiDiplomatico

4 settembre 2018

L'industria dell'aiuto umanitario: corruzione, neoliberismo e truffa

Mision Verdad

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L’industria umanitaria fa circolare 150 miliardi di dollari all’anno, il suo principale motore è la povertà e le sue macchine principali sono le organizzazioni non governative (ONG). Queste possono essere paragonate alle grandi aziende: devono battere la concorrenza assicurandosi la maggior quantità di donazioni possibili per togliere mercato alle altre organizzazioni.

L’80% dei fondi delle ONG proviene dai governi. I tre maggiori donatori del pianeta sono gli Stati Uniti, l’Unione Europea e la Gran Bretagna. Ciò consente loro di decidere come e dove investire, di conseguenza, non scelgono i paesi più poveri ma hanno un’agenda politica.

Questi fondi pubblici trasferiti ai settori privati ??non solo servono all’industrializzazione della corruzione neoliberalista, ma anche a rafforzare i meccanismi di intervento internazionale che sfuggono agli Stati nazionali a favore dei giochi di potere sviluppati dai settori economici transnazionali.

Su questo, di seguito tre casi emblematici. […]


vedi anche:

La MACRO-ESTAFA de las ONG´s FINANCIADAS por las propias ÉLITES

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Pubblicato in Attualità, Internazionale

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