Lo spirito della Lunga Marcia può spezzare l’assedio degli Stati Uniti

Il mondo, ma soprattutto l’Europa, che dalla fine della seconda guerra mondiale si culla nell’idea della relazione particolare con gli Usa, segue piuttosto attonito un progetto che, con evidenza, punta a ridurre ogni altro Paese al ruolo di vassallo. Nel frattempo, la strategia dell’Impero produce conseguenze. La prima è che ora tutti assaggiano la straordinaria potenza di un Paese come gli Usa, che spende per la Difesa più di quanto spendano gli altri dieci Paesi che lo seguono in graduatoria messi insieme, che nei soli servizi di intelligence investe più di quanto investa la Russia per l’intera Difesa, che ha il record mondiale dei soldati di stanza all’estero. È una lezione durissima, sia per gli “amici” di ieri che per i “nemici” (Russia, Cina, Cuba, Iran…) di sempre. (tratto da LINKIESTA)

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Il sito Web di notizie cinese, People’s Daily Online, ha pubblicato un testo in cui si afferma che l’esempio della Lunga Marcia da parte dell’esercito del Partito Comunista guidato da Mao Tse-tung servirà come ispirazione per superare la guerra commerciale imposta dagli Stati Uniti: “Gli americani sopravvalutano il proprio potere e sottovalutano il potere dell’innovazione tecnologica dei cinesi, insito nello spirito della Lunga Marcia.”

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Lo spirito della Lunga Marcia può spezzare l’assedio degli Stati Uniti

Fonte: 

Traduzione dal portoghese: di Federico Jauch

La Lunga Marcia dell’Armata Rossa è riconosciuta dalla comunità internazionale come uno degli eventi più influenti nella storia globale del XX secolo. In quanto seconda economia mondiale, la Cina è ancora una volta ispirata da questo spirito di coraggio e resistenza a marciare sulla strada per rivitalizzare la nazione.

Il blocco contro la Cina indotto da Washington sta entrando in una nuova fase. Da un lato, creano una drastica scala di restrizioni imposte alle società high-tech cinesi e, dall’altro, minacciano i paesi alleati di sostenerli. Il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha cercato di convincere i leader di altri paesi in merito ai “rischi per la sicurezza causati da Huawei”. Secondo le statistiche dell’Istituto cinese di studio dell’industria delle macchine, 260 compagnie cinesi sono state incluse dalla Casa Bianca nella lista di controllo delle esportazioni con l’accusa di “minaccia alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti e della sua politica estera”, pari al 21,9% della lista.

Questo tipo di trucco mira a imporre una pressione senza precedenti sulle consultazioni commerciali in corso, senza tuttavia ottenere i risultati auspicati. Ovviamente, gli americani sopravvalutano il proprio potere e sottovalutano il potere dell’innovazione tecnologica dei cinesi, insito nello spirito della Lunga Marcia.

“Se sei in ritardo, sarai intimidito e umiliato!” I dolorosi ricordi della Guerra dell’Oppio del 1840 sono profondamente memorizzati da tutti i cinesi. La gente non dimentica che nonostante le terribili condizioni, essi sono stati in grado di creare e lanciare missili e satelliti nucleari a breve raggio, né che la riforma e l’apertura hanno aperto loro un nuovo capitolo di sviluppo quando il paese si trovava nella stagnazione economica.

La ricerca del progresso tecnologico e la condivisione dei risultati sono l’aspirazione di tutta l’umanità e non il privilegio esclusivo di una nazione. Di fronte all’intimidazione dell’egemonia statunitense, l’unica cosa che i cinesi possono fare è andare avanti e non mollare mai, proprio come i dipendenti di Huawei, che rimangono calmi e determinati, e allo stesso tempo continuano a lavorare diligentemente.

Lo spirito della Lunga Marcia non solo incoraggia i cinesi, ma funge anche da fonte di ricchezza spirituale. Il giornalista americano Harrison Evans Salisbury scrisse che “La Lunga Marcia è stata così esaltante che fino ad oggi essa suscita passione nelle persone e ammirazione da tutto il mondo.”

Dopotutto, i cinesi da sempre camminano su una Lunga Marcia. Ogni generazione ha il suo percorso e deve marciare bene. Non c’è difficoltà che non può essere superata, né una vittoria che non può essere raggiunta.

Pubblicato in Attualità, Internazionale

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