Messaggio al Movimento di Solidarietà con Cuba in Europa in occasione del 26 luglio

Messaggio di Fernando González Llort, eroe della repubblica di Cuba, presidente del ICAP al movimento di solidarietà con Cuba in Europa in occasione del 26 luglio

Stimati amici, membri del movimento di solidarietà con Cuba in Europa:

Mi rivolgo a voi in occasione del giorno della Ribellione Nazionale, data in cui normalmente molte organizzazioni di diversi paesi celebrano varie attività per attestare la loro solidarietà con la Rivoluzione cubana, motivati dal significato della valorosa azione trainata dall’amato Fidel il 26 di luglio del 1953 e che quest’anno, come risultato delle conseguenze originate dalla pandemia del Covid 19, non si potrà commemorare con manifestazioni di massa.

Prima degli attacchi alle caserme Moncada e Carlos Manuel de Cèspedes  a Santiago de Cuba e Bayamo rispettivamente, Fidel si rivolse ai suoi compagni e disse le parole che cito:

Potranno vincere nell’arco di qualche ora o essere vinti; però in ogni modo, !Ascoltatelo bene compagni! , in ogni modo il movimento trionferà. Se vinciamo domani, si farà più in fretta ciò a cui aspirò Josè Martì. Se avvenisse il contrario, il gesto servirà da esempio al popolo di Cuba per prendere la bandiera e andare avanti”. Fine della citazione.

Senza dubbio, in questa frase si riassume la sua capacità di comando, la sua ferma convinzione politica, la sua fiducia nelle masse e la continuità dell’opera rivoluzionaria iniziata nelle prime gesta indipendentiste nel 1868. Sfortunatamente, le azioni sia a Santiago che a Bayamo non ebbero il vantaggio del fattore sorpresa ed il nemico, essendo superiore sia in armi che in uomini, potè respingere l’attacco. In quel giorno i rivoluzionari non trionfarono militarmente, però raggiunsero l’obiettivo di attirare l’attenzione del popolo e segnare l’inizio di una nuova tappa nella lotta rivoluzionaria contro la dittatura batistiana. Quelle azioni condotte da Fidel misero in chiaro che la lotta armata sarebbe stata l’unica strada da seguire per conquistare la vittoria, che si ottenne definitivamente il 1 gennaio del 1959 con la sconfitta della tirannia e la presa del potere politico. A partire da allora cominciò una delle pagine più gloriose della nostra storia, nella cui costruzione ci siamo sentiti accompagnati in ogni momento, compreso quando il continente europeo era l’epicentro della pandemia a livello globale.

Vogliamo quindi, dall’ICAP, mandarvi un messaggio di ringraziamento per le differenti azioni di solidarietà intraprese da voi durante i mesi recenti. Allo stesso modo in cui il crudele e inumano blocco imposto a Cuba è stato intensificato, da parte dell’attuale amministrazione, in tempi di pandemia, raggiungendo un effetto doppiamente dannoso sulla nostra economia nazionale e domestica, si è rafforzata la solidarietà con Cuba nella maggior parte dei paesi.

Molto ha avuto a che vedere in questo il lavoro umanitario della Brigata Henry Reeve, specializzata in casi di disastri, terremoti e pandemie, i cui integranti sono arrivati in 35 paesi del mondo e per la prima volta in paesi dell’area come l’Italia, Andorra e più recentemente Azerbaiyàn, portando con se lo spirito altruista ed umanista che caratterizza la medicina cubana.

L’azione del nostro personale medico nel salvare vite e nella lotta contro questa malattia ha fatto in modo che, in maniera spontanea e utilizzando le differenti piattaforme  create, amici ed organizzazioni dell’area abbiano lanciato l’iniziativa a che si conferisca il Premio Nobel della Pace ai nostri medici. La richiesta mondiale a questa iniziativa è senza dubbio, la principale risposta alle campagne di discreditointraprese dall’amministrazione Trump contro la collaborazione medica internazionale.

Apprezziamo la unione efficace di forze politiche, sindacali, giovanili, parlamenti, personalità, accademici, intellettuali, artisti e opinionisti, fra altri, che insieme alle organizzazioni di solidarietà, si sono impegnati, attraverso canali diversi, nel diffondere la verità di Cuba e mettere in rilievo i nostri successi nella battaglia contro il Covid 19, che il potente nemico del nord ha cercato di mettere a tacere e oscurare con forti campagne di sovversione politica, tentando di creare un clima negativo attorno alla gestione dei nostri dirigenti nell’affrontare la malattia.

 

Le cifre parlano da sole. La volontà politica che ci caratterizza sempre fa sì che questo paese bloccato abbia in questo momento la cifra di 2428 casi confermati. Di questi 2268 guariti, pari al 93% e soltanto 87 deceduti. Generalmente questo non lo dicono i grandi mezzi d’informazione. Per questo vi chiediamo di non cessare nell’impegno di diffondere , in tutti i modi possibili, la verità su Cuba.      

Ha servito molto il lavoro da voi svolto sulle reti sociali e gli eventi online o le videoconferenze, in quanto hanno contribuito a denunciare gli effetti del blocco nel settore sanitario e ad evidenziare i punti di forza del nostro sistema, rispetto a quello di altre nazioni sviluppate come gli stessi Stati Uniti, che è uno dei paesi più ricchi del mondo, ed è attualmente l’epicentro della pandemia, disgraziatamente per il suo popolo.

Il governo Trump è determinato a ignorare la sua cattiva gestione di fronte alla pandemia, pur rimanendo in assoluto silenzio, dopo quasi tre mesi, sull’attacco terroristico contro la nostra Ambasciata a Washington, in chiara violazione di tutti i principi e le regole che governano le relazioni. tra nazioni e diritto internazionale.

Amici europei, il blocco si sta recrudescendo, la verità viene manipolata, l’essenza umanistica della nostra salute pubblica viene attaccata e vengono inventate storie false sul nostro paese. Questo ci impegna molto di più, tutti quanti. Per questo motivo, vi esorto ad organizzare la campagna UnblockCuba2020 in ciascuno dei vostri paesi, a partire dal prossimo 19 ottobre e fino a quando la presentazione della risoluzione cubana contro il blocco avrà luogo alle Nazioni Unite all’inizio di novembre.

Questa iniziativa è stata promossa da amici tedeschi l’anno scorso, realizzando azioni di condanna del blocco in quasi 50 città in Germania, Austria e Svizzera. Cerchiamo di renderlo più ampio e completo quest’anno, in corrispondenza della crescente necessità di eliminare questa politica criminale contro il nostro popolo, che è una delle principali richieste del movimento di solidarietà con Cuba nel mondo.

È imperativo tentare di coinvolgere quante più organizzazioni possibile e presentare la campagna in modo attraente e fresco, in modo che influisca sulla sensibilità di un pubblico diverso, tutto ciò allo scopo di raggiungere una mobilitazione politica ampia e diversificata, rappresentativa della società europeo. Confidiamo che sarà così.

Compagni, in questa data tanto significativa, vi facciamo gli auguri per il 26 luglio. A nome del nostro popolo, dell’ICAPe nel mio stesso, vi ringrazio per il vostro accompagnarci nella nostra ardua lotta per la verità e la giustizia, che è anche vostra, e vi trasmetto la certezza che la nostra Rivoluzione non cederà mai alla pressione imperiale, per quanto forti questa possa essere.

Voi potete continuare a contare su tutta la nostra fiducia e amicizia, allo stesso modo in cui noi continueremo a contare sul vostro appoggio per affrontare le sfide che ci attendono. Nell’anno del 60 ° anniversario della creazione dell’ICAP, molti dei nostri sogni, progetti, brigate di solidarietà ed eventi internazionali sono stati posticipati al 2021, incluso il XIX Incontro continentale europeo di solidarietà con Cuba a Mosca, in Russia, ma ciò che non sarà posticipato mai é il nostro legame con voi.

Insieme continuiamo a onorare l’eredità del nostro Storico Leader, Comandante in Capo Fidel Castro Ruz, che ci guida quotidianamente, proprio come ha fatto personalmente, 67 anni fa nel Moncada.

Un abbraccio a tutti. Grazie mille

Traduzione: Maria Giovanna ItaliaCuba

Impressioni della festa a Berna (25.07.2020):

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