Messaggio del presidente Díaz Canel al Forum dei partiti marxisti del mondo

Miguel Díaz Canel: “Rendiamo tributo a uno dei grandi pensatori dell’umanità, Karl Marx, sulla sua tomba nel cimitero di Highgate, nell’anno del bicentenario della sua nascita e del 135° anniversario della sua scomparsa fisica“. Foto: Díaz-Canel rende omaggio alla tomba di Karl Marx a Londra, 14 novembre 2018

È sempre più necessario e urgente che i partiti marxisti si uniscano“, ha dichiarato il Primo Segretario del Comitato Centrale del PCC e Presidente della Repubblica di Cuba.

Fonte:
Traduzione: GFJ

Il messaggio è stato letto dalla dott.ssa Rosario Penton, rettrice Scuola Superiore del PCC "Ñico López". Foto tratta da www.pcc.cu

Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba (CCPCC) e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha inviato un messaggio al Forum Internazionale dei Partiti Marxisti, organizzato dal Partito Comunista Cinese e al quale hanno partecipato i rappresentanti di 109 partiti di tutto il mondo.

Anche i segretari generali dei partiti comunisti di Cina e Vietnam, rispettivamente Xi Jinping e Nguyen Phu Trong, hanno inviato i loro messaggi all’incontro virtuale.

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Messaggio di Miguel Díaz Canel:

I presidenti di Cuba e Cina Miguel Díaz Canel e Xi Jinping

Cari rappresentanti dei partiti marxisti del mondo:

Sono grato per l’invito del Partito Comunista Cinese a questo importante incontro per condividere i progressi teorici e le esperienze pratiche nel lavoro di ciascun partito nel movimento verso un gradino più alto di giustizia nella storia umana.

Il marxismo, che fin dalla sua nascita ha fornito la base scientifica per le lotte di classe dell’incipiente proletariato mondiale in ogni paese e della classe operaia internazionale, ha dimostrato di possedere una potente capacità esplicativa di fronte alle costanti trasformazioni sociali grazie alla sua capacità di autosviluppo e di assimilazione critica delle conoscenze accumulate in ogni momento e di espandere la sua prospettiva sul tema della Rivoluzione senza alcun dogma.

L’oggettività dei suoi postulati si rivela particolarmente evidente in tempi di crisi, quando soprattutto le proposte per uscire dalla crisi scarseggiano.

Allo stesso tempo, conosciamo bene dalla storia il prezzo degli errori commessi in nome della tradizione marxista, le battute d’arresto e le deformazioni che sono servite solo a ritardare la realizzazione dei nostri obiettivi.

A Cuba il marxismo si è fuso con il meglio della tradizione rivoluzionaria nazionale, di carattere universale e aperto, che ha avuto tra i suoi massimi esponenti José Martí e Fidel Castro Ruz, e le cui idee, in costante sviluppo, ispirano oggi i rivoluzionari cubani nella loro lotta per la realizzazione di elevati e attualizzati ideali socialisti.

Per i cubani, essere marxisti significa un atteggiamento permanente di apprendimento attraverso la pratica per integrare lo sviluppo delle scienze sociali, per recuperare i processi storici e le conoscenze accumulate dalla società, per conoscere le sue circostanze attuali e le sue opzioni per il futuro.

È partecipare all’assimilazione critica di tutti i campi del sapere strutturati come teorie, professioni, tecniche e risultati della ricerca applicata alla realtà di Cuba e del mondo.

All’ottavo Congresso del PCC sono state approvate le idee, i concetti e le linee guida che guidano il lavoro del Partito nella fase attuale e sono stati identificati i tre compiti principali che sono diventati strategie per il lavoro del Partito, ovvero: la battaglia economica, l’unità e la lotta per la pace e la fermezza ideologica.

All’interno di quest’ultima, un posto di rilievo era riservato al lavoro politico ideologico, all’insegnamento, alla ricerca e alla promozione del marxismo e del leninismo.

In ottemperanza agli accordi presi, nel dicembre dello scorso anno si è tenuto il 3° Plenum del CC PCC, che ha effettuato un esame critico e rivoluzionario del necessario aggiornamento del marxismo e del leninismo nel nostro Paese, tracciando la rotta per la continuità delle trasformazioni incentrate su tre processi di socializzazione di portata generale per tutta la società: l’insegnamento, la ricerca e la comunicazione sociale.

Sotto questa ottica innovativa e sotto la guida del Partito, si sta lavorando in vari settori del sistema educativo, contribuendo alla formazione di un soggetto critico e trasformatore del socialismo prospero, sostenibile e democratico a cui aspiriamo.

Tutto questo importante sforzo si sviluppa nell’ambito del processo di aggiornamento del modello di sviluppo socialista del nostro Paese, che ha posto la scienza e l’innovazione come uno dei pilastri del lavoro del partito e del governo, in accordo con la sua essenza socialista e partecipativa.

Siamo fermamente convinti che il socialismo sia l’unica via di sviluppo con la giustizia sociale come superamento creativo del capitalismo, della sua insostenibile irrazionalità e dei valori che lo guidano.

Altri Paesi hanno intrapreso questo cammino prima di Cuba e ci hanno lasciato insegnamenti positivi e negativi, che non ignoriamo, ma sempre adattandoli a ciò che rende unica la nostra esperienza specifica: la storia, le tradizioni, l’identità e, naturalmente, il carattere e la vicinanza di un avversario potente come il governo statunitense, sempre in agguato.

Un avversario che non accetta la decisione legittima della maggioranza del nostro popolo, sancita dalla Costituzione della Repubblica, di costruire una Cuba indipendente, sovrana e socialista.

Questo è ciò che siamo, un Paese che ha deciso, fin dal gennaio 1959, sotto la guida del leader storico della Rivoluzione cubana, il Comandante in Capo Fidel Castro Ruz e gli insegnamenti del Generale dell’Esercito Raúl Castro Ruz, di dimostrare che è possibile un modello diverso di società, dove l’uomo, invece di essere un soggetto predatore, è un elemento di armonia, equilibrio, sostenibilità, giustizia, equità e solidarietà.

E ciò comporta un alto grado di resistenza eroica e di creatività di fronte al blocco criminale a cui le successive amministrazioni statunitensi hanno sottoposto questo eroico popolo per più di 60 anni, intensificato ferocemente durante l’amministrazione Trump con l’adozione di 243 misure, la maggior parte delle quali rimane in vigore da parte dell’attuale amministrazione, tra cui l’ingiusta inclusione di Cuba nella spuria lista dei Paesi che sponsorizzano il terrorismo.

Il vecchio e temuto “fantasma del comunismo” è tornato ad aggirarsi per il mondo con i suoi vessilli di speranza e questo ha reso più aggressive le campagne contro tutti coloro che mettono in discussione lo status quo, impedendo con ogni mezzo al socialismo di dimostrare le sue possibilità, potenzialità e fattibilità.

A tal fine, stanno utilizzando gli strumenti perversi della guerra non convenzionale, i laboratori di intossicazione mediatica, l’intera campagna di disinformazione, menzogna, doppio standard e ipocrisia, attraverso le reti sociali, con l’obiettivo di fratturare e dividere la società cubana, tentativo che fallirà sempre di più di fronte alla ferma volontà di unità e determinazione del suo popolo.

La Cina è un punto di riferimento politico ed economico globale. I suoi risultati sono un’ispirazione e uno stimolo per altri Paesi del mondo. I contributi apportati, da una prospettiva marxista e leninista, alla costruzione del socialismo con caratteristiche cinesi nella nuova era, in particolare i contributi del pensiero del compagno Xi Jinping, Segretario Generale del Partito Comunista e Presidente della Repubblica Popolare Cinese, sono esperienze importanti per i Paesi socialisti e per le forze comuniste e di sinistra di tutto il mondo.

La realtà del mondo di oggi conferma che è sempre più necessario e urgente che noi, partiti marxisti, ci uniamo per affrontare le grandi sfide che ci attendono. Solo l’unità nella diversità garantirà la vittoria.

Viva le idee emancipatrici del marxismo!

Hasta la Victoria Siempre

 

Pubblicato in Attualità, Blocco, Cuba, Internazionale

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