Movimento dei non Allineati: Un processo penale per i leader israeliani per il genocidio di Gaza


 Lo ha chiesto il Movimento dei non Allineati da Teheran, di cui fa parte Cuba

ULISES CANALES  

Il Movimento dei non Allineati (MNOAL) ha chiesto di far giudicare dalla Corte Penale Internazionale (CPI) i leaders israeliani per il massacro di palestinesi commesso a Gaza, hanno segnalato fonti ufficiali al termine di una riunione ministeriale.

I ministri hanno condannato energicamente il letale, indiscriminato ed esagerato uso della forza da parte di Israele, la potenza occupante, contro i civili palestinesi e le infrastrutture civili vitali", ha sottolineato la Dichiarazione Finale della riunione del comitati del MNOAL sulla Palestina, riuniti a Teheran.

La Dichiarazione adottata  ha deplorato i bombardamenti sionisti contro la rete dell’acqua,  dell’elettricità e  i numerosi ospedali e centri medici, oltre agli attacchi deliberati ai giornalisti, al personale umanitario, e alle emergenze sulla costa del Striscia di Gaza.

Il MNOAL ha condannato il regime israeliano per la distruzione deliberata di migliaia di case palestinesi, proprietà, negozi, moschee, scuole, edifici pubblici, fattorie e installazioni dell’ONU.

Queste azioni contro civili, bambini e donne indifese, costituiscono una fragrante e sistematica violazione del Diritto Internazionale  includendo i diritti umani e il diritto umanitario, puntualizza il testo.

I ministri degli Esteri di 40 nazioni partecipanti – tra i quali una forte presenza di quelli dell’America Latina-  hanno reclamato l’interruzione  immediata e senza condizioni dell’aggressione militare israeliana e di quello che hanno considerato “una punizione collettiva della popolazione civile di Gaza”.

Questa ostilità si sente anche nel territorio occupato  palestinese includendo Gerusalemme Est, per cui è stato fatto un appello agli sforzi collettivi immediati per fermare gli attacchi in base ad un’iniziativa egiziana per la tregua del novembre del 2012, in stretto coordinamento con la Palestina.

Cuba, che è stata presisente del MNOAL prima dell’Egitto e dell’Iran, ha sottolineato l’energica condanna alle operazioni militari di Israele ed ha richiamato con urgenza il Consiglio di Sicurezza, per far sì che responsabilizzi Tel Aviv per i crimini di aggressione e punizione collettiva.

L’incaricato commerciale dell’Isola in Iran,  Norberto Escalona Carrillo, ha riaffermato la determinazione del suo governo di mantenere l’appoggio al popolo palestinese nella sua legittima lotta per la giustizia, la dignità, la pace e per il suo diritto inalienabile all’auto determinazione e alla sovranità.

A tono con la dichiarazione si chiede all’Assemblea Generale delle  Nazioni Unite che ascolti il clamore della comunità internazionale, che agisca legalmente contro Israele e renda concreto il suo appoggio materiale per la ricostruzione della Palestina e gli aiuti ai danneggiati.

È stata segnalata l’urgenza di azioni serie e credibili del Consiglio di Sicurezza, per far terminare l’impunità di Israele e la necessità di agire per responsabilizzare  questo paese per tutte le sue violazioni.

Salutando un’iniziativa di Algeri per una riunione d’emergenza della massima organizzazione mondiale, è stato chiesto alla  CPI di processare per crimini di guerra e contro l’umanità i dirigenti israeliani per le atrocità che si stanno commettendo sia a Gaza che in Cisgiordania.

I ministri degli Esteri hanno reclamato l’immediata  e completa eliminazione del blocco imposto da Tel Aviv dal 2007 alla striscia di Gaza, dove l’attuale scalata sionista ha ucciso 1857 persone e ferito almeno 8500,  in maggioranza civili. (Traduzione GM -Granma Int.) 



» http://www.granma.cu/idiomas/italiano/esteri/5agosto-proseso.html
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