Prensa Latina (PL), la nascita dell’ “Agenzia di cui c’era bisogno”

L’Avana (Prensa Latina). La registrazione dello Statuto di Prensa Latina, poco più di tre mesi dopo il trionfo della Rivoluzione cubana, ha segnato la nascita di questa agenzia creata per rompere il monopolio mediatico delle grandi corporazioni.

di Ernesto Vera Mellado (PL)
Traduzione e aggiunte: GFJ
16 aprile 2023

Con la firma dell’atto giuridico, il 16 aprile 1959, è iniziato il faticoso percorso di difesa delle lotte dei popoli e del loro diritto all’indipendenza, alla sovranità e all’autodeterminazione.

Corrispondenti di Prensa Latina negli Stati Uniti, da destra a sinistra Francisco Valdés Portela in piedi, Ángel Boan. Seduto, da sinistra a destra, Gabriel García Márquez, corrispondente di PLB/N.

Un’audacia così irriverente era destinata a durare un mese; l’egemonia mediatica delle grandi transnazionali dell’informazione era così schiacciante che l’intenzione di amplificare la voce delle cause popolari sembrava ad alcuni una sfida destinata al fallimento.

Il Comandante Fidel Castro Ruz e Jorge Ricardo Masetti, direttore di Prensa Latina nell’Escambray. Data 5-5-1961. Con Prensa Latina. Foto in (Positivo) consegnata da (Tenente Colonnello) Elvin Fontaine, il 14-11-2012.

Tuttavia, due mesi dopo quell’azione preliminare, Prensa Latina – descritta all’epoca dai giornalisti latinoamericani come “l’agenzia di cui c’era bisogno” – trasmise il suo primo telegiornale al mondo con l’acronimo “PL“, e con questo incentivo celebrerà il suo 64° anniversario il 16 giugno, data ufficialmente assunta come riferimento per la sua fondazione.

Gli stretti legami e rapporti di lavoro di Prensa Latina con diverse agenzie di stampa e reti internazionali come Sputnik, Al Mayadeen, Telesur, AVN, HispanTV, VNA, SANA, tra le altre, contribuiscono a rompere il blocco mediatico e a diffondere la realtà latinoamericana e mondiale dal punto di vista dei popoli e delle loro aspirazioni.

Oggi l’agenzia ha uffici in circa 40 Paesi, soprattutto in America Latina, e trasmette circa 400 servizi giornalieri, principalmente in spagnolo, inglese, portoghese, italiano, russo e turco.

Raggiunge inoltre i suoi lettori attraverso pubblicazioni come Cuba Internacional, Orbe, Negocios en Cuba, The Havana Reporter e Correos de Cuba, impegnandosi a utilizzare le potenzialità delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione per rendere il suo lavoro più efficace dal profilo multimediale.

Il trionfo della Rivoluzione cubana il 1° gennaio 1959 ha segnato la necessità e, soprattutto, l'opportunità di interrompere il furto della verità da parte dei media mainstream

I suoi stretti legami e rapporti di lavoro con diverse agenzie di stampa e reti internazionali come Sputnik, Al Mayadeen, Telesur, AVN, HispanTV, VNA, SANA, tra le altre, contribuiscono a rompere il blocco mediatico e a diffondere la realtà latinoamericana e mondiale dal punto di vista dei popoli e delle loro aspirazioni.

Questo proposito, così come il prestigio della Rivoluzione cubana e l’impegno condiviso dai suoi fondatori e continuatori – intellettuali latinoamericani e cubani di spicco – guidano attualmente il lavoro dei lavoratori di Prensa Latina, secondo il principio di servire la verità.

UN’AGENZIA PER AFFRONTARE LA GUERRA MEDIATICA

La nuova guerra di cui siamo complici

Il trionfo della Rivoluzione cubana il 1° gennaio 1959 ha segnato la necessità e, soprattutto, l’opportunità di interrompere il furto della verità da parte dei media mainstream e di affrontare la guerra mediatica organizzata e diretta dagli Stati Uniti contro l’isola e il suo processo di cambiamento.

Le falsificazioni e i travisamenti dei grandi media, iniziati già prima del trionfo dei ribelli sulla tirannia del dittatore Fulgencio Batista (1952-1958), si intensificarono durante i processi contro i criminali di guerra e i torturatori, prestanome del regime responsabili di atroci fatti di sangue.

In questo contesto, il Governo rivoluzionario convocò quasi 400 giornalisti del continente per recarsi all’Avana e verificare la campagna di calunnie e menzogne sulla realtà cubana, un’azione che fu identificata come Operazione Verità (Operación Verdad)

Jorge Ricardo Masetti (primo direttore generale dell'agenzia) e  Ernesto Che Guevara, fondatori di Prensa Latina

Durante l’incontro, il leader storico della Rivoluzione, Fidel Castro, evidenziò come fosse indispensabile per i popoli dell’America Latina avere un’agenzia di stampa che diffondesse la loro realtà, manipolata, messa a tacere e calunniata dalle grandi transnazionali dell’informazione.

Con l’incoraggiamento e il sostegno di Fidel Castro e del comandante della guerriglia argentino-cubana Ernesto Che Guevara, un gruppo di giornalisti si mise all’opera per organizzare la fondazione dell’agenzia di stampa latinoamericana Prensa Latina.

La impronta de Gabriel García Márquez en Prensa Latina (leggi)

Tra loro c’erano Gabriel García Márquez, Carlos María Gutiérrez, Rodolfo Walsh e Aroldo Wall, oltre all’argentino Jorge Ricardo Masetti (primo direttore generale dell’agenzia), insieme a un gruppo di professionisti cubani esperti come Ángel Augier, Francisco Portela, Ángel Boán Acosta e Gabriel Molina.

Da allora fino ad oggi, diverse generazioni di professionisti di Prensa Latina sono stati testimoni oculari – a volte da soli e in circostanze complesse – e divulgatori oggettivi di eventi che hanno segnato pietre miliari nello sviluppo storico dell’America Latina e di altre latitudini, e danno quotidianamente lustro al lavoro dell’agenzia che era ed è necessario e indispensabile.

arb/evm

 

Pubblicato in Attualità, Blocco, Cuba, Cultura, Internazionale

ARCHIVI