Su iniziativa di giovani militanti attivi in ambiti diversi, fra cui il Partito Comunista, l’Associazione Svizzera-Cuba e il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti, da oltre un anno esiste in Ticino un gruppo che si occupa di sostenere la causa di 5 cittadini cubani, agenti dell’anti-terrorismo, arrestati ingiustamente negli USA da un decennio. Tale gruppo che dispone di un sito internet www.sisa-info.ch/5cubani è in rete con decine di migliaia di altre strutture simili in tutto il mondo.
Il "delitto" per il quale sono detenuti i 5 patrioti cubani è quello di aver sventato degli attentati contro la popolazione cubana. Attentati – spesso organizzati con il benestare dell’Amministrazione di Washington – progettati a partire dalla Florida da parte delle associazioni della mafia anti-castrista in esilio.
Il Comitato Ticinese per la Liberazione dei Cinque Eroi è sdegnato dalla recente decisione della Corte Suprema degli USA di rigettare la revisione del processo nei confronti dei 5 detenuti politici. Una decisione non motivata che rende chiaro come essa si basi su un puro discorso politico più che giudiziario, come peraltro hanno già affermato vari giuristi internazionali. Ci si chiede dove sia il cambiamento che Obama aveva promesso per smarcarsi dall’oscurantismo e dal neo-colonialismo che ha caratterizzato la presidenza Bush. Per quanto riguarda infatti le relazioni con l’Isola socialista gli USA non sembrano voler cambiare la sostanza delle cose.
Come Comitato Ticinese per la Liberazione dei Cinque Eroi chiediamo alla diplomazia elvetica un lavoro a favore dei diritti umani di questi cinque prigionieri politici ingiustamente incarcerati e tenuti lontani dalle famiglie, negando addirittura in continuazione il visto d’ingresso negli USA alle rispettive mogli.
Leonardo Schmid, presidente del Comitato Ticinese per la Liberazione dei Cinque
Massimiliano Ay, segretario politico del Partito Comunista
Mattia Tagliaferri, coordinatore del Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti
21.06.2009
