Putin ha donato 700 mila barili di petrolio a Cuba, ferita dalle esplosioni di Matanzas

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Una delle più grandi navi petroliere del mondo sta arrivando a Cuba con un eccezionale carico di 700.000 barili di petrolio.

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Le sanzioni alla Russia rappresentano per il governo Usa un’occasione per colpire anche le nazioni più vicine a Mosca dal punto di vista commerciale, come Cuba. (clicca e leggi)

È una donazione solidale della Russia di Putin alla città di Matanzas e al popolo cubano dopo il disastroso incidente provocato dall’incendio per la caduta di un fulmine su una batteria centrale iniziato lo scorso 5 agosto a Matanzas.

Il carico vale oltre 70 milioni di dollari.

Mentre gli imperialismi guerrafondai diretti dagli USA e dalla UE tentano di soffocare la resistenza del popolo cubano con il genocida criminale Bloqueo e una guerra commerciale , finanziaria, monetaria, economica contro l‘autodeterminazione socialista di Cuba, in un mondo ormai pluricentrico, si moltiplicano gli atti di solidarietà attiva e di cooperazione internazionale nei confronti dell’’Isola che c‘è’, sempre viva, rivoluzionaria e ribelle guidata da un governo socialista e da un attento presidente Miguel Díaz Canel al fianco sempre e guida del suo grande resistente popolo.

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E la Russia è davvero in prima linea. L’invio del petrolio segue di qualche settimana quello del grano: quasi 20 mila tonnellate inviate a inizio maggio (clicca e leggi, ndr)).

La consistente donazione di grano usato per fare il pane, alimento a Cuba sovvenzionato dal governo, fa parte di una serie di relazioni che ultimamente si sono rafforzate tra l’isola di Fidel Castro e la Federazione russa. Come ricordato dalla Reuters, Cuba, il 7 aprile, si è unita a Cina, Corea del Nord, Iran, Siria e Vietnam nel votare contro la risoluzione dell’Assemblea generale dell’Onu che ha sospeso la Russia dal Consiglio dei diritti umani per le violazioni segnalate in Ucraina (clicca e leggi, ndr).

Del resto, Cuba e la Russia hanno una storia di collaborazione economica e militare dai tempi della rivoluzione dei barbudos di Fidel Castro del 1959. Qualche giorno prima dell’inizio dell’operazione speciale di Putin in Ucraina, la Russia ha accettato di posticipare il pagamento del debito dovuto da Cuba sino al 2027 (clicca e leggi, ndr). I due governi, inoltre, hanno deciso di ampliare le varie partnership commerciali ai trasporti, all’energia, all’industria e alle banche.

La Russia, uno dei maggiori esportatori di grano al mondo, continua a esportare cereali a Cuba e ad altri partner strategici nonostante le sanzioni abbiano colpito anche il settore della logistica. Cuba sta affrontando una terribile crisi economica. I costi vertiginosi per il grano, altri cereali e combustibili hanno contribuito a gravi carenze che costringono i cittadini a fare la fila per il cibo, i medicinali e altri beni di prima necessità. Ecco perché il petrolio donato da Mosca, per l’isola, è ben più di un gesto di amicizia.

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