Raúl Castro: Il Partito Comunista continuerà ad appoggiare il nuovo Presidente


Photo: Estudio Revolución

Il Generale d’Esercito comincia il suo discorso di chiusura di questa sessione dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare di Cuba ricordando la vittoria dell’Isola sull’invasione mercenaria a Playa Girón.  Quel momento rivestì una grande importanza soprattutto quando Fidel dichiarò il carattere socialista della Rivoluzione, ha indicato.
Poiha segnalato l’opportunità di riconoscere il lavoro svolto dalle commissioni elettorali e delle candidature a tutte le istanze, così come l’insieme delle istituzioni che hanno collaborato per un buon svolgimento delle elezioni. Ugualmente ha felicitata l’elezione dell’Assemblea Nazionale per il Consiglio di Stato del paese.

MIGUEL DÍAZ-CANEL

Raúl, parlando di Miguel Mario Díaz-Canel Bermúdez, nuovo presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri  di Cuba,  ha segnalato il suo lavoro come ingegnere, e  il suo lavoro come ufficiale delle FAR. Poi come quadro professionale  dell’Unione dei Giovani Comunisti, da dove lentamente ascese sino a divenire un quadro professionale  del Partito.
Ha segnalato che  Díaz- Canel, durante il Periodo Speciale e coincidendo con la tappa più sensibile, fu membro del Comitato Provinciale del Partito in Villa Clara, dove restò nove anni. Poi passò sei anni a Holguín.
«Lui è nato a Villa Clara, dove restò abbastanza dato che era un territorio che conosceva bene; dopo fu inviato in una delle grandi province dell’oriente, Holguín, come facemmo con una decina di giovani, la maggioranza dei quali giunse al Burò Politico, ma non riuscimmo a concretare la loro preparazione. Lui è stato l’unico sopravvissuto, direi esagerando» racconta Raúl.

Photo: Estudio Revolución

Diaz -Canel è membro del Comitato Centrale dal  1991 e fu promosso al Buró Politico  15 anni fa.  Ha realizzato missioni in Nicaragua e si è laureato nel Collegio di Difesa Nazionale. Nel 2009 fu nominato  Ministro d’Educazione.
15 anni fa fu eletto  Primo Vicepresidente dei Consigli di Stato e dei Ministri; e da allora  «un gruppo di membri del Burò Politico abbiamola sensazione d’aver fatto centro», ha detto, riferendosi alle attitudini di Díaz- Canel per assumere  l’incarico attuale, come base delle quali fece spiccare il suo lavoro come responsabile nella sfera ideologica del  Comitato Centrale del Partito.
Parlando al compagno Machado gli ha detto  che noi siamo quelli che vanno criticati perché non garantiamo  meglio la preparazione di questi compagni  per far sì che occupino importanti incarichi nelle istanze del Partito e del Governo. Io gli ho detto che con 15 anni [Díaz-Canel può aver passato tre anni per 5 province del paese per conoscerle più profondamente. Allora si deve prestare più attenzione alla preparazione dei quadri, ha segnalato il Generale,
Immediatamente Raúl ha indicato che l’elezione di Díaz-Canel ora non è casuale:  «per  la sua preparazione è il migliore e sappiamo che per la sua dedizione avrà un successo assoluto nell’impegno che gli ha assegnato il nostro organo superiore del  Potere Popolare».
Il compagno Díaz-Canel non è un improvvisato, e negli anni ha dimostrato la sua capacità di lavoro, la solidità ideologica e l’impegno verso la Rivoluzione.
La sua crescita non è stata frutto di premura.  Il suo caso non è stato come altri dove abbiamo commesso l’errore di accelerare il processo, ha puntualizzato.

IL NUOVO CONSIGLIO DI STATO

Referendosi alla  composizione del Consiglio di Stato appena eletto, Raúl ha parlato di  Salvador Valdés Mesa, del quale ha segnalato  l’impegnata carriera    di servizio alla Rivoluzione e come  il trionfo del 1959 lo sorprese lavorando in una fattoria. Formò parte dei giovani che parteciparono alla costituzione dell’Unione dei Giovani Comunisti, e giunse ad esserne il Segretario Generale;  partecipò alla costruzione del  Partito Unito della Rivoluzione Socialista in varie zone di Camagüey.
Nel 1995 fu designato Ministro del  Lavoro e la Sicurezza Sociale. Lentamente ascese divenendo Segretario Generale della Centrale dei Lavoratori di Cuba, dove rimase sino al 2013, quando fu eletto  Vicepresidente del Consiglio di Stato. È membro del Comitato Centrale dal  1991 e del suo Burò Politico da 10 anni.
Di Machado, al quale è unito da  60 anni di lotta  rivoluzionaria, ha detto solo che costituisce un esempio di modestia e dedizione senza limiti al lavoro.
«È anche un poco severo come sanno molti di voi», ha detto tra i sorrisi ed ha aggiunto che «d’ora in avanti  concentrerà i suoi sforzi come Secondo Segretario del Comitato Centrale».
Ha citato a parte Mercedes López Acea,  che ha svolto un encomiabile lavoro di 8 anni come membro del Burò Politico e al fronte del PCC a L’’Avana, ed ha annunciato che passerà prossimamente ad occupare nuove funzioni.

ASSEMBLEA NAZIONALE DEL POTERE POPOLARE

L ‘Assemblea Nazionale del Potere Popolare riflette il 42% di rinnovo e una rappresentazione  femminile del  48,4%, e i due dati sono stati segnalati  dal Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito,  che ha chiamato a non retrocedere di un millimetro nello sforzo perche le donne, i giovani e  le persone di colore occupino posti decisivi nella vita della nazione.
«Questa Assemblea è un esempio, vediamo il curriculum di ognuno di loro, ma è stato faticoso. Per questo non possiamo retrocedere di un millimetro ed è un tema che non possiamo lasciare alla libera spontaneità».
Ugualmente  ha indicato com’è ringiovanito il  Parlamento cubano, in cuil’età media è calata.  «Sono passati gli anni e non ce ne accorgiamo.  Tre donne sono state elette vicepresidenti del Consiglio di Stato, due di loro sono negre, ma non è per il colore della pelle, ma per le loro qualità e questo forma parte di quant adottato nel Congresso del Partito sula politica dei quadri».
«Corrisponde al Partito, allo Stato e al Governo realizzare e far realizzare con la dovuta intenzionalità la promozione di giovani, donne e meticci negli incarichi che garantiscono la cava della Rivoluzione, senza ripetere gli errori già commessi»,  ha segnalato.
Poi ha salutato la  ratificazione della presidenza dell’Assemblea Nazionale, e la proposta di Díaz-Canel, come permette  la Costituzione, per far sì che si conosca il Consiglio dei Ministri nella prossima sessione dell’ Assemblea,  che si realizzerà in luglio, perchè questo permetterà di contare su un tempo prudente per i movimenti dei quadri da realizzare.
«Per quel che mi riguarda continuerò nel mio impegno come Secondo Segretario del Comitato Centrale del PCC, nel mio secondo e ultimo mandato che termina nel 2021, quando termineremo il passaggio alle nuove generazioni. A partire da allora sarò un altro soldato assieme al popolo, difendendo questa Rivoluzione».
«Perchè non ci siano dubbi desidero sottolineare che il PCC nella figura del suo primo segretario continuerà ad appoggiare il presidente», ha aggiunto il Generale.
«Sentiamo insieme al popolo una profonda soddisfazione per l’opera della Rivoluzione e ci riempie di felicità e di fiducia vedere con i nostri stessi occhi il trasferimento alle nuove generazioni della missione di difendere quest’opera», ha sostenuto.

LA GIOUVENTÙ CUBANA AL CENTRO

Parlando delle nuove generazioni ha allarmato che una delle insidie  permanenti del nemico  è penetrare, confondere e allontanare la gioventù dagli ideali dell’opera e la cultura rivoluzionaria, portandoli verso una mercificazione dei sentimenti e al disinteresse per l’etica, la solidarietà e il senso del dovere.

LA NUOVA COSTITUZIONE

L’attualizzazione della Costituzione della Repubblica ha fatto parte del discorso del Generale d’Esercito, che si è riferito a quei cambi che s’introdurranno nella stessa e saranno sottoposti a pubblico referendum.
«Anticipo, ha chiarito, che nella prossima costituzione non ci saranno cambi nell’obiettivo strategico del Partito, che il nostro popolo appoggerà come nel 1976». Quell’anno i cubani votarono a favore della  Carta Magna
attual con il 98 % d’appoggio.
Poi ha puntualizzato che nel Plenum del Comitato Centrale realizzato nel marzo di quest’anno è stato analizzato lo stato economico e sociale della nazione.
«La nuova costituzione è in ritardo perchè non c’è stata la partecipazione degli organismi dalla base per l’adeguata implementazione delle politiche adottate.
Non ci siamo mai fatti illusioni che sarebbe stato un processo corto e facile, perchè le sue dimensioni toccano tutti i settori della società e dovevamo vincere l’egualitarismo e le sue negative sequele nell’economia nazionale», ha aggiunto.
«Durante il V Plenum del Comitato Centrale del Partito é stata esposta la necessità di riformare la costituzione in accordo con quanto avvenuto nell’ordine politico e sociale».
Per questo Raúl ha informato che nella sua prossima sessione l’Assemblea Nazionale creerà una commissione di deputati che presenterà un testo che sarà poi dibattuto dai deputati e dal popolo.

LA VITA ECONOMICA NAZIONALE

Nel caso del contesto socioeconomico della nazione,  ha assicurato che proseguirà l’esperimento delle cooperative non agricole e a proposito della doppia moneta ha riferito che continua a dare seri problemi, come la riforma salariale. Ed ha anche indicato la necessità di una politica di comunicazione coerente.
Poi ha ricordato le difficili circostanze in cui si è dovuto sviluppare l’economia del paese e i gravissimi danni provocati dall’intensa siccità degli ultimi 3 anni e dai recenti uragani che hanno colpito la maggior parte del paese.
Per ciò che riguarda il debito estero ha segnalato che si è lavoratao a nuovi negoziati che hanno aiutato a liberare le nuove generazioni da una spada di Damocle con la conseguente restituzione del prestigi delpaese nei settore del credito.
Il Generale d’Esercito si è complimentato per la sua attuazione in questo processo  con il Ministro d’Economia, Ricardo Cabrisas.
Ha poi fatto un richiamo al risparmio delle risorse, sostenendo che chiediamo sempre troppo, per cui si deve pianificare meglio.
«Difendere l’unità, resistere e resistere, questo è il dovere dei rivoluzionari », ha detto.

VIII VERTICE DELLE  AMERICHE

In quanto ai temi di politica estera, il Generale d’Esercito non ha potuto tralasciare il VIII Vertice delle Americhe, marcato dall’atteggiamento egemonico degli Stati Uniti, il cui impegno con la Dottrina Monroe è stato ratificato, soprattutto dalle’esclusione del Venezuela da  questo evento internazionale.
«Si sapeva che avrebbero montato uno spettacolo e Cuba è andata  a Lima con diritto proprio e la fronte alta e questo conferma la determinazione dei cubani di difendere i loro principi  e i loro valori. La delegazione cubana con quella della Bolivia e di altri paesi, hanno impedito ch si mostrasse un fronte unico contro il Venezuela. Gli interventi del nostro cancelliere, a nome del governo e del popolo cubano, sono stati una degna risposta contro i contenuti dell’ingerente discorso  del vicepresidente degli Stati Uniti» ha indicato  Raúl.
«I membri della società civile hanno difeso con brio la voce di Cuba e dei popoli dell’America.  Approfitto dell’opportunità per complimentarmi  con tutti membri della delegazione cubana che hanno partecipato a questo Vertice», dijo.
Il Generale d’Esercito  ha sottolineato l’impegno di Cuba con l’ALBA, perché siamo  la regione del mondo con la maggior disuguaglianza nella distribuzione della ricchezza e  la breccia tra ricchi e poveri è enorme e crescente, nonostante gli sforzi realizzati nei decenni passati, quando i governi progressisti hanno fomentato politiche per mitigare questo male, ha segnalato.
Ugualmente ha denunciato l’arbitraria e ingiusta reclusione di Lula, per il quale reclamiamo  la libertà ed ha respinto le accuse sulle violazioni dei diritti umani in Cuba.  Ha risaltato le relazioni diplomatiche con l’Unione Europea e i passi avanti dei vincoli con la Cina.
«Tra soli 11 giorni il nostro popolo marcerà unito per le nostre strade e le piazze  commemorando il Giorno Internazionale del Lavoro e mostrando l’appoggio maggioritario  dei cubani al Partito e alla loro Rivoluzione, e anche se avevo preso l’impegno di stare in un’altra provincia, ho deciso, per la sua importanza, d’accompagnare il Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri a questa manifestazione.  Poi visiterò altre province perchè si suppone che avrò meno lavoro», ha concluso, tra sorrisi e applausi. ( GM – Granma Int.)

Pubblicato in Attualità, Cuba

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