Sognando una Cuba migliore, lavorando per quel sogno

Gli slogan da soli non basteranno a costruire un paese più prospero.

di REDACCIÓN CUBASÍ
Fonte:
Traduzione: GFJ

Editoriale

Un anno particolarmente duro si è appena concluso, uno dei più difficili degli ultimi decenni, e raramente l’anno a venire ha creato aspettative così elevate per la nazione nel suo complesso. Il Paese sta affrontando un processo di cambiamento che coinvolge l’intero tessuto sociale, politico, economico e culturale. Non saranno (non sono) trasformazioni superficiali, non sarà puro maquillage.

In uno scenario internazionale complesso, sottoposto alla pressione permanente di un blocco che è molto più di semplice propaganda, Cuba deve reinventarsi, modificare gli schemi, adattarsi alle nuove circostanze. “Cambiare tutto ciò che deve essere cambiato”, come affermato più di vent’anni fa dal comandante in capo Fidel Castro Ruz nel suo tanto evocato Concetto di Rivoluzione.

Il cambiamento genera sempre inquietudine. Ma è la condizione fondamentale dell’evoluzione. Cambiare in meglio, è l’aspirazione di tutti.

Alcuni ritengono che, a causa dell’impatto della pandemia di Covid-19, non sia stato il momento più adatto per la riunificazione monetaria, spesso ritardata, né per la riforma salariale. Alcuni non capiscono perché il tanto agognato aumento dei redditi implichi necessariamente un aumento dei prezzi. Non possiamo distribuire una ricchezza che non esiste, dobbiamo creare ricchezza. E l’unico modo per farlo è lavorare. Lo Stato e il governo devono sgombrare la strada, ma la sfida è per il paese nel suo complesso.

Quest’anno che inizia può essere migliore. Deve essere migliore. Ma ci aspettano grandi sfide: unità, sforzo congiunto, impegno dei cittadini. Gli slogan da soli non basteranno a costruire un paese più prospero.

Ci sono motivi di ottimismo, contrariamente a quanto pensano gli oppositori della Rivoluzione. C’è un popolo con riserve morali, che ha saputo affrontare le avversità senza perdere lo spirito. Ci sono desiderio di vivere e di creare progetti degni.

Celebriamo il 62° anniversario del Trionfo del gennaio 1959 con la certezza che si tratta di una Rivoluzione continua. Una rivoluzione per il bene di tutti, come la sognava Martí. Sogniamo una Cuba più prospera. Lavoriamo per questo sogno.

 

Pubblicato in Attualità, Blocco, Cuba, Internazionale

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