La mancanza di memoria è un male corrosivo. Contro di essa c’è la solidarietà e la speranza che un mondo migliore sia possibile.
Di: Gladys Egües
Fonte:
Traduzione: GFJ
Ho sempre creduto che la dimenticanza uccide, che l’umanità non può dimenticare ciò che è accaduto nella seconda guerra mondiale, che l’ideologia fascista, nazista, xenofoba non avesse ritorno. Ecco perché quando ho visto la bozza di risoluzione proposta dalla Russia contro la glorificazione del nazismo adottata all’ONU, in seno alla commissione per gli affari sociali, umanitari e culturali, mi sono sentita inizialmente confortata.
Ma continuo a leggere e vedo che 53 paesi si sono astenuti. Sono su una corda tesa, non osano prendere prendere posizione. Non sono un’esperta di politica internazionale; sono semplicemente una persona che ha passato l’adolescenza a conoscere gli orrori di quella guerra, il ruolo dei campi di concentramento, i forni di sterminio di massa… E mi dico: come non prendere posizione?
Non parlo di chi ha votato contro. Parlo degli Stati Uniti, guidati da Donald Trump, che hanno messo sottosopra la tanto decantata democrazia, nel paese dei sogni dove tutto è possibile. Incredibile! E l’Ucraina, con tutto quello che la sua popolazione ha sofferto in quegli anni!
La mancanza di memoria è un male corrosivo. Contro di essa c’è la solidarietà e la speranza che un mondo migliore sia possibile. Dobbiamo essere sempre ottimisti. La lotta per i diritti, per la dignità dei popoli è l’unica via. Cuba lo dimostra.
