Nell’attraversare il cuore dell’azzurro
insondabile, in un groviglio di rotte,
ma accompagnato da speranze
insignificanti però certe,
osservo la geografia silente
sommersa in un fulgore di neve,
territorio dell’indefinito,
miraggio della libertà.
Stanco, non mi arrendo.
Ferito, non sanguino.
Tanta fatica, tanti dolori:
li calmo con l’amore dei miei sogni,
materia invincibile
che i guardiani non sanno riconoscere.
(Tony Guerrero — traduzione di Silvano Forte)
La pubblicazione di questa poesia, oggi sabato 12 di gennaio rientra nell’ ambito dell’ iniziativa “Poesie per rompere silenzi” che consiste nel pubblicare ogni giorno dal 26 gennaio al 12 febbraio la poesia corrispondente scritta da Tony Guerrero durante questi stessi giorni dell’ anno 2010. Tony è uno dei 5 cubani detenuti ingiustamente negli Stati Uniti e ha scritto queste poesie durante la sua detenzione in isolamento in una cella chiamata “il buco”. Diciotto lunghi giorni che lui stesso ha detto essere sembrati un’ “eternità”.