USA – Covid19: in California si chiede apertamente l’aiuto medico di Cuba

Il Consiglio centrale del lavoro di Sacramento (California) ha chiesto questo lunedì la collaborazione tra California e Cuba per far fronte alla pandemia COVID-19, che ha già provocato quasi sei milioni di contagiati negli Stati Uniti.

Fonte:È scomparso l'ex presidente vietnamita, Le Duc Anh, veterano di quattro  guerre - Associazione Svizzera-Cuba
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5.08.2020

Covid-19: in California si chiede apertamente l'aiuto medico di Cuba

In questi mesi lo abbiamo visto chiaramente: gli Stati Uniti con il loro sistema sanitario privatizzato e volto alla ricerca del profitto non hanno saputo contrastare efficacemente la pandemia di Covid-19 causata dal nuovo coronavirus.

Al contrario paesi come Cuba dove l’attenzione e le risorse sono ottimizzate per prestare cure efficaci alla popolazione la pandemia è sostanzialmente sotto controllo e il paese avanza spedito verso la creazione di un proprio vaccino di produzione domestica. Nonostante le pesanti sanzioni imposte dagli Stati Uniti.

Intanto però dagli Stati Uniti qualcuno inizia a guardare a Cuba per ricevere assistenza nel contrato al Covid. I medici cubani, d’altronde, sono noti per il prezioso sostegno sanitario che portano in ogni angolo del mondo tramite le brigate mediche ‘Henry Reeve’.

Il Consiglio centrale del lavoro di Sacramento ha chiesto questo lunedì la collaborazione tra California e Cuba per far fronte alla pandemia COVID-19, che ha già provocato quasi sei milioni di contagiati negli Stati Uniti.

La suddetta organizzazione, che rappresenta 170.000 lavoratori di 90 sindacati dislocati in sei contee della California (Sacramento, Yolo, Amador, El Dorado, Placer e Nevada), ha anche invitato il Congresso nordamericano a sospendere le sanzioni economiche e i divieti di viaggio contro l’Isola.

L’ambasciatore cubano negli USA, José Ramón Cabañas, tramite Twitter ha evidenziato l’attività prestata nel mondo dai medici cubani.

Oltre 50 paesi hanno chiesto aiuto alla brigata e più di duemila operatori sanitari cubani prestano servizi in una trentina di nazioni a fronte della malattia causata dal coronavirus Sars-Cov-2.

Inoltre, dagli USA evidenziano che Cuba offre regimi di trattamento per i pazienti e protocolli di prevenzione per gli operatori sanitari, compreso il suo farmaco Interferone ricombinante Alpha 2B, ora in uso standard in Cina e nella nazione caraibica.

Per questi ed altri motivi, la risoluzione, del 20 agosto, chiede al Dipartimento statale della sanità pubblica di esplorare collaborazioni con l’isola per affrontare insieme la pandemia, compreso l’inizio del trasferimento di conoscenze sui metodi di prevenzione sanitaria.

L’organizzazione sollecita il Congresso e il Presidente degli Stati Uniti a revocare le restrizioni imposte all’accesso alle competenze mediche cubane, sospendendo le sanzioni economiche e di viaggio, al fine di combattere più efficacemente l’attuale emergenza sanitaria.

Pubblicato in Attualità, Cuba, Internazionale

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