La dichiarazione finale di Margarita del Movimento dei Paesi Non Allineati (NAM) riflette la storica lotta dei popoli del Sud per vincere l’indipendenza e la pace delle nazioni. Lo ha dichiarato il presidente venezuelano Nicolas Maduro chiudendo i lavori della seconda organizzazione al mondo in termini di adesioni di paesi dopo l’Onu. “Si tratta di un documento che unisce i precedenti 17 vertici. Qui è scritta la storia delle lotte di umanità dei popoli del sud per il loro diritto alla pace, le battaglie aggiornate ad oggi”, ha detto il capo dello Stato in un conferenza stampa.

La dichiarazione di Margarita è stato adottata alla sessione plenaria domenica, a chiusura del Summit XVII del Movimento dei Paesi Non Allineati (Mnoal), che quest’anno si è tenuto a Margarita, in Venezuela.

Maduro ha assunto la guida pro tempore dell’Organizzazione con un impegno per la democratizzazione del sistema internazionale e la trasformazione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Il documento comprende 21 linee di azione. Il primo è quello di accelerare i processi di cambiamento in seno alle Nazioni Unite (ONU). “Vogliamo un sistema delle Nazioni Unite più equilibrato in favore della pace e non di lobbisti che cercano interventi bellici”, ha sottolineato Maduro ringraziando gli sforzi compiuti dalle delegazioni che hanno partecipato al vertice, per impostare posizioni sulle nuove sfide e sfide che esistono in tutto il mondo – come il terrorismo, la lotta per preservare la pace – al fine di “muoversi verso un vertice storico”.

Nelle linee di azione si fa molto riferimento alla ricerca di nuove partnership, come ad esempio con il gruppo BRICS, che riunisce Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa, in sintonia con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, che ha tra i suoi assi principali di riferimento quello della pace e l’eliminazione della povertà.