D’ora in poi sarà più difficile parlare di “isolamento del Venezuela”. Ad essere isolati rispetto alla coscienza del mondo, a quanto pare, sono quelli che lo attaccano. E che dovrebbero perlomeno decidersi, dopo quanto accaduto alle Nazioni Unite, di stendere un velo pietoso su Guaidò.
ALBA LATINA
17/10/2019

Tra i paesi candidati c’era il Costa Rica, che è stato escluso dal Consiglio per i Diritti Umani, dopo aver ottenuto solo 96 voti a favore.
L’elezione del Venezuela per rappresentare la regione nel consiglio internazionale ha avuto luogo, nonostante la campagna mediatica e di alcuni governi di destra che cercano di mettere in discussione la vocazione alla difesa dei diritti umani da parte del governo bolivariano.
«Oggi abbiamo il coraggio di descrivere queste elezioni come storiche, perché stiamo affrontando una feroce campagna degli Stati Uniti e dei suoi governi satellite», ha dichiarato il ministro degli Esteri venezuelano Jorge Arreaza, a questo proposito.
Ha affermato che alcune organizzazioni non governative (ONG) sono state attivate per impedire che il Venezuela venisso scelto come parte di questa organizzazione.
«È un peccato che la diplomazia costaricana sia incorsa nell’errore storico di candidare la sua nazione per impedire al Venezuela di entrare nel Consiglio dei Diritti Umani», ha affermato il dirigente bolivariano stigmatizzando l’operato del Costa Rica prestatosi a una candidatura di disturbo.
Arreaza ha denunciato che gli Stati Uniti sono il principale promotore di guerre e violenze nel mondo e autore del blocco che pesa sul Venezuela e che si traduce nella violazione dei diritti umani delle persone.
Inoltre, il Ministro degli Esteri venezuelano ha ringraziato il sostegno del Movimento Non Allineato (NAM), che ha dato impulso al lavoro dei suoi stati membri per entrare in questa organizzazione.
«Non ci mancherà la loro fiducia e non dimenticheremo mai ciò che hanno fatto per il nostro popolo e per la Carta delle Nazioni Unite», ha affermato, da parte sua, l’ambasciatore che rappresenta il Venezuela presso le Nazioni Unite, Samuel Moncada, attraverso il suo account Twitter .
«Mai prima d’ora siamo andati alle elezioni contro forze così grandi e potenti, tuttavia il rischio di perdere ha solo rafforzato il nostro spirito combattivo perché la nostra causa è giusta.
Difendiamo il nostro diritto all’autodeterminazione e alla pace», ha aggiunto il diplomatico.Anche il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha celebrato la vittoria. «Con 105 voti a favore, il Venezuela entra nel Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite come paese libero e sovrano. Al di sopra delle minacce, la nostra diplomazia di pace bolivariana ha trionfato e la libera autodeterminazione dei popoli. Viva la Patria!», ha tramite il proprio account sul social network Twitter.