Il ragazzo che ha saputo muovere il mondo

Camagüey – La tesi”La costruzione del discorso giornalistico sul caso dei Cinque nel sito web del Nuevo Herald è stata difesa da  Jorge Jerez Belisario, nell’Università di Camagüey *Ignacio Agramonte y Loynaz* (Ucial), davanti a un prestigioso gruppo di professori, studenti e invitati, alcuni giorni fa.
L’investigazione del difensore e propagatore della verità sul processo dei Cinque Eroi cubani, Jerez Belisario, un giovane cubano che ha mosso il mondo attorno a questa causa, analizza con conoscenza scientifica la manipolazione delle informazioni con cui fu trattato il lungo processo.
Il giovane autore che dai suoi nove anni si era sommato alla causa per la liberazione degli antiterroristi cubani attraverso il suo blog, ha valutato nella sua tesi, con l’uso di tecniche moderne, strumenti di giornalismo e risorse linguistiche di questa specialità, che ogni parola scritta nel Nuevo Herald ha cercato di legittimare il manipolato Caso dei Cinque e che la campagna mediatica mistificata aveva come obiettivo, dal momento del loro arresto, di presentarli come spie pericolose per la nazione statunitense.
Sostituire i termini di agenti cubani con quelli di “terroristi e spie”, ha tergiversato la causa dall’arresto, mentre i veri terroristi e assassini sono stati definiti in tutto il processo come “combattenti conto il regime dei Castro e per la democrazia in hero”.
Lo studio di Jorgito – come viene chiamato affettuosamente questo giovane di 23 anni che da piccolo ha sofferto una paralisi cerebrale, rivela che la manipolazione del Nuovo Herald non si è conclusa con la liberazione dei Cinque cubani, il 17 dicembre del 2014, ma si estende ancora oggi, presentando le organizzazioni di terroristi di Miami come vittime ed Eroi.
Il giovane laureato che ha ottenuto il massimo della votazione e il Titolo d’Oro, ha ringraziato i professori, i compagni, gli amici, i professionisti del settore e la sua famiglia per l’appoggio assoluto ottenuto per riuscire a divenire un universitario.   Soprattutto ha ringraziato la Rivoluzione cubana e il Comandante in Capo Fidel Castro, che gli hanno dato l’opportunità d’essere un professionista della stampa cubana: “Uno dei miei sogni più grandi”, ha confessato.
La madre di Jorgito, Marta Julia Belisario Hernández, ha letto le commoventi parole di una lettera di ringraziamento inviata a Fidel Castro, sostenendo che senza Cuba e senza Fidel, Jorgito non avrebbe mai potuto difendere le sue tesi e “che è stato possibile solo grazie ad un’opera d’infinito amore del quale Lei è il protagonista principale”, ha indicato.
Hanno partecipato alla difesa Eduardo López Leyva e Dagmara Sánchez López; membri del Burò Provinciale del PCC in questo territorio; Kenia Serrano presidente dell’Istituto Cubano d’Amicizia con i Popoli  (ICAP), Santiago Lajes Choy deputato al Parlamento Cubano e rettore della Ucial, con l’Eroe cubano Gerardo Hernández Nordelo con sua moglie, Adriana Pérez.
Durante l’incontro accademico è stata offerta l’Edizione Speciale dell’Elegia camagüeyana del Poeta Nazionale Nicolás Guillén a Gerardo Hernández Nordelo e a Jorge Jerez Belisario. (Traduzione GM – Granma Int.)



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Pubblicato in Attualità, Cuba, Cultura

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