“www.cuba-si.ch/it”: Cambio redazionale

 “Viviamo in un’epoca in cui gli eventi avanzano rispetto
alla consapevolezza delle realtà che stiamo vivendo.
Dobbiamo seminare idee, smascherare inganni,
sofismi e ipocrisie,utilizzando metodi e mezzi
che contrastino la disinformazione e la menzogna
.”
Fidel Castro Ruz
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Dopo 20 anni – da quando è stato creato il sito dell’Associazione Svizzera-Cuba  – il responsabile della pagina web in italiano lascia l’incarico e passa il testimone.

31 dicembre 2023
Año 64 de la Revolución Cubana 

Logo dell'Associazione Svizzera-Cuba alla sua fondazione. Il sito-web, creato vent'anni fa si presenta in quatto lingue

In questi anni il nostro sito-web si è sforzato di apportare un modesto contributo all’informazione militante su Cuba e su quell’immenso universo che quest’Isola ribelle rappresenta e divulga attraverso il suo esempio, le sue gesta, la sua resistenza, la sua politica estera inconfutabile per chi crede davvero in un mondo più giusto ed emancipato, multipolare, socialista.

Speriamo pertanto che questo nostro modesto contributo all’informazione non allineata, certamente non privo di lacune ed errori involontari, sia servito a fare un po’ di chiarezza in mezzo al pantano mediatico in cui qui ci hanno immerso, con l’obiettivo di affogarci tutti, lemme lemme.

¡No pasarán!

Non ce la faranno. Non controlleranno il Mondo. Il ricco e tronfio “Occidente collettivo” rappresenta meno del 20% della popolazione mondiale, mentre India, Cina, Africa e America latina, da soli, oltre il 50% e il restante 30%, in generale, non è disposto ad essere soggiogato. Venti incoraggianti non cessano di spirare: Cuba resiste e progredisce nonostante le aggressioni e il bloqueo, altri popoli si stanno liberando e unendo nella diversità, ma con un obiettivo comune: un Mondo multipolare non assoggettato all’imperialismo.

¡Venceremos!

Certo, il presente appare truce, ma «supereremo questo momento, abbiamo davanti un futuro radioso», come afferma il savio Xi Jinping, erede legittimo di una cultura plurimillenaria che tanto ha dato e darà all’umanità.
E con Fidel diciamo, convinti della sua lucida predizione: «Del futuro si possono dire alcune cose con certezza, del futuro si può dire, ad esempio, che il colonialismo scomparirà dal mondo; del futuro si può dire con certezza che anche l’imperialismo scomparirà dalla faccia della terra; del futuro si può dire che l’umanità andrà avanti; del futuro e dell’umanità si può anche dire che  vinceranno»

«¡Yo soy Fidel!»

Il sito, tra le tante cose, ha cercato in questi anni di mettere in luce il pensiero e l’eredità di un’immensità storica che è quella di Fidel Castro, nel mondo e per il mondo.
È molto comune sentire, urlare o leggere slogan come «¡Yo soy Fidel!» o «¡Se oye, se siente: Fidel está presente!» Certo, questo è necessario, ma non sufficiente. Fidel va studiato a fondo, va assimilato, va messo in pratica.
Fidel Castro non è stato solo un innovatore permanente dei metodi di lotta rivoluzionaria, ma anche un lucido sognatore che ha avuto il merito e la sorte di vedere realizzate alcune delle più belle utopie. Quando un Paese e il Mondo ricevono un leader come Fidel, l’utopia è condannata, senza possibilità di appello, a diventare realtà. Questo è Fidel, ma sta a noi fare in modo che egli sia sempre presente nelle nostre lotte, nelle nostre critiche e ad autocritiche, nelle nostre visioni della realtà, troppo spesso confuse e riduttive.
¿Yo soy Fidel? Essere Fidel significa essere ogni giorno come lui con la stella che illumina e folgora, forgiando il futuro con amore ed etica: «Revolución es no mentir jamás ni violar principios éticos…»!

¡Cuba sí, bloqueo no!

Nelle offensive scatenate contro la Rivoluzione cubana, al momento del suo trionfo e fino agli episodi più recenti, un denominatore comune è il bloqueo, il blocco economico, finanziario, commerciale, culturale, mediatico… e, con esso, la sequenza di privazioni, ritorsioni, calunnie e attacchi che, dagli inganni economici, alle avventure militari e al martellamento mediatico, hanno permesso che l’immenso peso del potere imperiale cadesse sul popolo cubano.
Il sito, coerentemente, non ha mai smesso di condannare questo crimine contro l’umanità, senza tuttavia mai dimenticare tutti i blocchi, embarghi e sanzioni, illegali e genocide, imposti unilateralmente contro nazioni in qualsiasi parte della terra.

¡Socialismo o muerte!

«Il socialismo non è un’opzione, è l’unica opzione…, per salvare l’umanità», ci ricorda ancora Fidel, e noi dovremo imparare molto da lui, saper riconoscere gli errori, pianificare la nostra modesta lotta e soprattutto decidere a favore della dignità umana. Di fronte a una prospettata guerra nucleare incoraggiata dal governo statunitense e dalla sottomissione dell’Europa; dalle politiche di guerra dell’imperialismo contro tutti quei paesi che non si sottomettono al loro diktat e al pensiero unico occidentale, il socialismo si impone come unica opzione. Oggi, dove sanzioni illegali e genocide, guerre e minacce sono la routine morbosa e quotidiana dei media di regime e dei social network asserviti, il socialismo si impone come unica opzione. Contro questa visione, a favore di un mondo più giusto e sostenibile abbiamo cercato di informare e continueremo a farlo, conditio sine qua non. Non abbiamo altra opzione.

Martí, Fidel e il Partito unico

Cuba può essere compresa e sostenuta incondizionatamente, come indicano gli Statuti dell’Associazione Svizzera-Cuba, solo se si conosce a fondo la sua storia e i moventi che hanno condotto l’Isola ribelle a scegliere il suo modello sociale, culturale e di produzione che oggi la contraddistingue e la definisce. Come nessun altro, il Partito unico fondato da José Martí fu concepito per realizzare la liberazione nazionale, di ampia democrazia, fronte unico per l’indipendenza, in cui si raggruppavano «tutte le forze vive della patria», a differenza degli altri partiti che anche allora rappresentavano gli interessi di una sola classe o gruppo sociale. Fidel ne fu il continuatore naturale di questa concezione : «Dobbiamo creare un Organismo Politico che sia in grado di riunire in esso tutte le organizzazioni rivoluzionarie, tutti coloro che desiderano lottare per la Rivoluzione e, senza esclusione, dare a tutti loro l’opportunità di lottare uniti con noi, per il futuro del nostro popolo e della sua Rivoluzione». Il Partito Comunista di Cuba, basato sulla consultazione delle masse sarebbe diventato un Partito di selezione e non di elezione, che ha come premessa la qualità rispetto alla quantità. Pertanto, fin dalla sua genesi, l’organizzazione di gestione del sistema politico cubano è stato rafforzato dai contributi fidelisti alla teoria politica del Partito marxista-leninista e martiano.
Il nostro sito si è sempre adoperato per evidenziare e approfondire questo aspetto fondamentale della struttura politica di Cuba, garante della più ampia democrazia participativa, e non di quella svilita dei partiti che ormai qui solo rappresentano, chi più chi meno, i gruppi d’interesse della classe dominante per mantenere lo status quo e frenare il vero cambiamento e la lotta di classe.

Imperialismo, colonialismo, fascismo, razzismo, discriminazione delle donne

Il sito, tra i tanti temi trattati è sempre stato in prima linea contro queste manifestazioni nefaste che ancora oggi sono realtà dominanti nelle società occidentali, ma non solo. Cuba, sappiamo, è sempre stata all’avanguardia nel combattere queste piaghe che non permettono all’umanità di avanzare seguendo processi storici naturali che porterebbero ad una vera emancipazione dell’essere e quindi alla sua liberazione.
65 anni dopo il trionfo della Rivoluzione cubana, questa rivoluzione socialista continua a sorgere, irradiare e guidare la lotta contro l’imperialismo selvaggio. Vent’anni dopo che il Comandante Fidel Castro ha fondato la Rete in Difesa dell’Umanità (REDH), la missione è ancora in corso e si eleva a primo compito urgente di tutta l’umanità di fronte alla brutale aggressione imperialista e al liberismo statunitense nonché al fascismo ancora presente. Fidel l’ha sempre evidenziato, ricordando i milioni di caduti per salvare l’umanità dal dominio universale del fascismo. Il leader storico della nostra Rivoluzione ha sottolineato che il fascismo è nato nel mondo occidentale proprio dopo la Rivoluzione d’Ottobre, come strumento contro il marxismo-leninismo, e che sono stati i Paesi capitalisti e imperialisti a creare le condizioni per la sua nascita.
A Cuba, la lotta contro il razzismo e la discriminazione razziale è inestricabilmente legata alle lotte per l’indipendenza e la vera emancipazione, prima contro il colonialismo spagnolo, poi contro l’imperialismo e il fascismo, dentro e fuori Cuba.
«La Rivoluzione cubana deve essere riconosciuta per il suo enorme lavoro per l’emancipazione delle donne, ma non possiamo essere soddisfatti. Dobbiamo vedere cosa abbiamo ottenuto e come stiamo passando a una fase superiore, ma senza dubbio nel pensiero di Fidel, nelle azioni dello stesso Raúl, nei contributi di Vilma, c’è stata una forte proiezione di emancipazione. Non c’è società perfettibile, se non include donne emancipate.» ha sintetizzato in un suo intervento il presidente Miguel Diaz-Canel. Tuttavia i dati parlano chiaro, La Rivoluzione ha gradualmente eliminato una delle forme più ingiuste di discriminazione che esistono: quella contro le donne, a riprova che la vera emancipazione delle donne può avvenire solo nel socialismo.

¡Sguimos en combate!

A nome mio e di tutti coloro che in questi anni hanno contribuito a far progredire il sito con suggerimenti e critiche, nella speranza che continuino a farlo anche in futuro, ringrazio sentitamente chi ci ha seguiti.
Solo informandosi adeguatamente, contrastando dialetticamente le bugie quotidiane e la propaganda dei media, di stato o privati che siano, possiamo contribuire, nel nostro piccolo, a sfatare falsi miti e ad aprire la porta verso un Mondo nuovo.

Passo il testimone alla prossima redattrice o al prossimo redattore di questa pagina.

¡Hasta la victoria siempre!

¡Viva el 65 aniversario de la Revolución Cubana!

¡Viva por siempre la Revolución Cubana!

G. Federico Jauch (GFJ)
31 dicembre 2023

Pubblicato in Attualità, Blocco, Brigate di lavoro, Cuba, Cultura, Eventi, Internazionale, Progetti, Svizzera, Viaggi

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