• Il ministro delle Relazioni Estere della Repubblica di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla, ha chiamato ieri, martedì 19, in una conferenza stampa l’organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) a difendere la sovranità del popolo venezuelano e a non permettere alcun concetto d’intromissione nei temi interni di questa nazione, così come la violazione del Diritto Internazionale.
• «Meno di una quarta parte degli Stati riconosciuti dalla ONU s’immischia nei temi interni del Venezuela, Si deve separare le propaganda dalla realtà», ha sostenuto il Cancelliere.
• «Misure unilaterali e quindi illegali sono applicate contro la fraterna
Repubblica Bolivariana del Venezuela, e sono in marcia inoltre una grande campagna di comunicazione e di politica che generalmente sono preludio di azioni di maggior importanza da parte del Governo nordamericano», ha spiegato Bruno Rodríguez.
• «Cuba convoca a una mobilitazione per la pace, contro un intervento dell’impero in America Latina, contro la guerra e al di sopra del differenze politiche o ideologiche. In questa circostanza si può essere solo a favore della pace e contro la guerra», ha aggiunto il Cancelliere.
• « Trump ha detto che il socialismo promette l’unità ma provoca odio e divisione , con uno straordinario cinismo e ipocrisia. È il rappresentante di un governo amorale», ha segnalato Rodríguez.
• Il ministro delle Relazioni Estere ha impugnato l’intimidazione di Donald Trump davanti a chi «ha deciso di costruire la base delle nazioni in maniera indipendente e socialista.
• «Il presidente Donald Trump si sbaglia, il futuro di Cuba è già qui. Con misure addizionali di blocco e o senza queste, il futuro di Cuba lo decidiamo i cubani e le cubane», ha detto Rodríguez Parrilla.
• «Costruiamo il nostro stesso cammino e ci prepariamo per un grande trionfo nei prossimi giorni. Abbiamo scritto tra tutti questa nuova Costituzione e voteremo per lei il 24 febbraio», ha reiterato.
• Il Governo Rivoluzionario della Repubblica di Cuba ha già denunciata con una Dichiarazione recente la scalata delle pressioni e delle azioni del Governo degli Stati Uniti per preparare un’avventura militare camuffata da “intervento umanitario” contro la Repubblica Bolivariana del Venezuela, ed ha chiamato la comunità internazionale a mobilitarsi per impedire che si consumi.
• È indispensabile ricordare che condotte simili e pretesti uguali erano stati adottati dagli Stati Uniti nel preludio delle guerre contro la Yugoslavia, l’Iraq e la Libia, al prezzo d’immense perdite di vite umane e di enormi sofferenze.
• Aggiunge che il Governo statunitense tenta d’eliminare l’ostacolo maggiore, rappresentato dalla Rivoluzione Bolivariana e Chavista, per l’esercizio del dominio imperialista su «Nuestra América» e il furto al popolo del Venezuela della prima riserva certificata di petrolio del mondo, e di altre preziose e strategiche risorse naturali.
• «Si decidono oggi in Venezuela la sovranità e la dignità dell’America Latina e dei Caraibi, dei popoli del Sud. Si decidono anche la sopravvivenza delle norme
del Diritto Internazionale e della Carta delle Nazioni Unite; si definisce se la legittimità di un governo emana dalla volontà espressa e sovrana del suo popolo o dal riconoscimento di potenze straniere», esprime il testo della Dichiarazione.
• Il Governo Rivoluzionario –si afferma nel documento– reitera la sua ferma e invariabile solidarietà con il Presidente Costituzionale Nicolás Maduro Moros, la Rivoluzione Bolivariana e Chavista e l’unione civico-militare del suo popolo e richiama tutti i popoli e i Governi del mondo a difendere la pace. ( GM – Granma Int.)