Gli Stati Uniti hanno passato 222 anni su 243 di esistenza in guerra

Gli Stati Uniti, un paese creato nel 1776, hanno passato il 93% della loro esistenza, cioè 222 anni, coinvolti in guerre e conflitti in diversi paesi del mondo.

HispanTv

(Traduzione de l’AntiDiplomatico)

Notizia del: 15/04/2019
Gli Stati Uniti hanno passato 222 anni su 243 di esistenza in guerra
Nonostante la lunga storia di crimini di guerra e crimini contro l’umanità e violazioni dei diritti umani, Washington non indugia nell’includere gli altri nella sua lista dei terroristi, come ha fatto di recente con il Corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica (IRGC) dell’Iran.

Perché il mondo possa giudicare chi sia il vero terrorista, ecco una breve rassegna di ALCUNI dei crimini commessi dalla Casa Bianca dall’inizio del XX secolo.

1901: Le forze di occupazione degli Stati Uniti impongono di inserire nella Costituzione della nuova Repubblica di Cuba l’infame Emendamento Platt, attraverso il quale Washington ha il diritto di intervenire negli affari cubani ogni volta che lo ritenga opportuno.

1903: gli USA incoraggiano la creazione di Panama, che allora faceva parte della Colombia, e acquisisce diritti sul Canale di Panama.

1904: intervengono in Marocco e nella penisola coreana.

1907: accettano un accordo per controllare le dogane dominicane e quindi addebitare ciò che quel paese doveva ai creditori statunitensi.

1907: partecipano al conflitto scatenato tra il Nicaragua e l’Honduras.

1908: sostengono i golpisti in Nicaragua.

1911: Supporto ai golpisti in Honduras.

1912: Invadono il Nicaragua.

1912: ingerenze nelle decisioni dei vari governi di Cuba, manipolano la realtà con il pretesto di tutelare gli interessi economici degli Stati Uniti sull’isola.

1915: occupano Haiti.

1916: occupano la Repubblica Dominicana e vi permangono fino al 1924.

1917: entrano nella prima guerra mondiale.

1918: prendono parte all’intervento alleato nella guerra civile russa.

1918: a Panama, i Marines occupano la provincia di Chiriqui.

1919: intervengono negli affari interni della Costa Rica.

1924: invadono l’Honduras per “mediare” in uno scontro civile.

1925: occupano la città di Panama.

1945: bombardano le città giapponesi di Hiroshima e Nagasaki, quando la seconda guerra mondiale stava per finire.

1948: sostengono la creazione del regime israeliano.

1954: la Central Intelligence Agency (CIA, per il suo acronimo in inglese) degli Stati Uniti orchestra il rovesciamento del governo democraticamente eletto di Jacobo Árbenz in Guatemala.

1961: le forze mercenarie reclutate, organizzate, finanziate e dirette dagli Stati Uniti invadono Cuba.

1965: inviano migliaia di soldati in Repubblica Dominicana per sopprimere un movimento che cercava di ripristinare al potere il presidente progressista e democraticamente eletto in precedenza deposto Juan Bosch.

1966: invia armi, consulenti e berretti verdi al Guatemala, per attuare la cosiddetta campagna di controinsurrezione.

1971: Il Washington Post conferma che la CIA aveva tentato di assassinare il capo della rivoluzione cubana, Fidel Castro, in diverse occasioni. Anni dopo, come confermano i documenti segreti declassificati della CIA, si è scoperto che i tentativi sono stati decine e centinaia i progetti.

1980: organizzano un intervento militare nel deserto di Tabas (centro dell’Iran).

1981: inizia la guerra dei “contra” per eliminare il governo sandinista in Nicaragua.

1986: lanciano un attacco aereo contro la Libia.

1988: abbattono un aereo passeggeri iraniano (un Airbus A-300) nel Golfo Persico uccidendo 290 civili.

1989: invadono Panama per arrestare chi fu il suo protetto, Manuel Noriega. L’operazione ha lasciato non meno di 3.000 vittime civili.

1990: intervengono massicciamente nel processo elettorale del Nicaragua attraverso azioni segrete e pubbliche. Washington ha apertamente consolidato la coalizione di opposizione, sebbene tali pratiche siano illegali secondo la legge statunitense.

1991: attaccano l’Iraq in quella che viene chiamata la Guerra del Golfo (Persico).

1998: Guidati da informazioni incomplete o errate, attacchi del Sudan.

1999: gli USA, a capo dell’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO), bombardano la Jugoslavia e causano la sua disintegrazione.

2001: invadono l’Afghanistan.

2003: invadono l’Iraq.

2011: attaccano la Libia.

2011: sostengono i terroristi e i gruppi armati per cercare di rovesciare il governo del presidente siriano Bashar al-Assad.

2011: sostengono apertamente il regime di Al Khalifa nella repressione dell’opposizione in Bahrain.

2015: danno il via libera all’aggressione saudita contro lo Yemen.

2019: sostengono il golpe di Juan Guaidó, capo dell’Assemblea Nazionale (AN) – dove l’opposizione è maggioranza e in stato di oltraggio dal 2016, che si autoproclama presidente ad interim del Venezuela.

 

Interventi, guerre e attacchi dagli Stati Uniti a molti altri paesi, in maggioranza latini, asiatici e africani hanno causato tanti danni e conseguenze negative che ancora oggi colpiscono la popolazione civile.

Recenti interventi militari in Iraq, Siria, Libia e in Afghanistan con il pretesto di liberare i popoli di questi paesi e di ripristinare la democrazia hanno solo peggiorato la situazione e spianato la strada per la nascita di gruppi terroristici come l’ISIS (Daesh in arabo).

Pubblicato in Attualità, Cultura, Internazionale

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