Il portavoce dell’ambasciata cinese nel Regno Unito, ha denunciato in un comunicato che il testo emesso dal G7 contiene “dichiarazioni distorte”, e ha invitato gli Stati Uniti e gli altri membri del gruppo a rispettare la verità, a smettere di calunniare la Cina, a non intervenire negli affari interni di quel paese e a proporre azioni che “contribuiscano allo sviluppo della cooperazione internazionale, non alla creazione artificiale di ostilità”.
Autor: Raúl Antonio Capote
Fonte: Granma
Traduzione: GFJ
Al vertice del Gruppo dei Sette (G7) tenutosi questo fine settimana nel Regno Unito, i capi di stato del conclave hanno concordato sulla “necessità di mantenere un’agenda comune rispetto a Pechino” e hanno sostenuto di “contrastare e competere” con la Cina in aree chiave che vanno dalla “salvaguardia della democrazia” alla corsa alla tecnologia, ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Jake Sullivan.
Il pronunciamento finale del vertice è stato molto critico nei confronti del gigante asiatico e ha affrontato questioni tra cui i diritti umani e il problema di Taipei della Cina.
"I giorni in cui le decisioni globali erano dettate da un piccolo gruppo di paesi sono finiti da tempo"
Questo ha provocato la risposta immediata della Cina. “I giorni in cui le decisioni globali erano dettate da un piccolo gruppo di paesi sono finiti da tempo”, ha detto il portavoce dell’ambasciata del gigante asiatico nel Regno Unito, in una dichiarazione. Il testo del G7 contiene “dichiarazioni travisate”, ha detto, e ha invitato gli Stati Uniti e gli altri membri del gruppo a rispettare la verità, a smettere di calunniare la Cina, a non intervenire negli affari interni di quel paese e a proporre azioni che “contribuiscano allo sviluppo della cooperazione internazionale, non alla creazione artificiale di conflitti”, ha sottolineato la legazione asiatica.
Va ricordato che la Cina ha ripetutamente smentito le accuse di violazione dei diritti umani, ha detto l’ambasciata cinese nel Regno Unito.
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