Donne a Cuba. Mariana, la Madre di Cuba (+ VIDEO)

Chi era Mariana Grajales prima di diventare la Madre dela Patria? 205 anni dopo la sua nascita, la vita di questa santiaguera, al di là del mito, continua ad essere uno stimolo per le cubane e  i cubani di tutte le generazioni.

Mariana Grajales, la madre di Eroi cubani come José e Antonio Maceo, morì in Giamaica il 27 novembre del 1893.

Varie Fonti
traduzione e adattamento testo: GFJ, ASC-TI
13 luglio 2020

SANTIAGO DE CUBA: Ha dato così tanto a Cuba e le sue lezioni di vita sono state così profonde, che la sua incommensurabile dedizione scuote, incita e dimostra che qualsiasi ostacolo può essere superato se c’è convinzione e impegno. In tempi di crisi, di blocco o di pandemia, chi segue il suo esempio troverà il modo migliore per stare in piedi da solo ed emergere vittorioso.

Ecco come Mariana Grajales Cuello, la Madre della Nazione, viene ricordata oggi da noi, una donna di dedizione, di cui festeggiamo il 12 luglio, il 205° anniversario.

La sua eredità è più viva che mai in quelle donne che in questi giorni hanno sfidato la COVID-19; quelle donne che con le loro mani e il sudore trasformano le sterpaglie in semi per il cibo di cui il Paese ha bisogno, quelle donne che affrontano le carenze senza perdere la speranza. Queste sono le Mariane di oggi.

Mariana, come meticcia, ha subito la crudele discriminazione dell’epoca contro i neri, siano essi liberi come lei o schiavi, e non ha esitato a mandare i suoi figli a combattere.

“Oggi la ricordiamo con profondo orgoglio, non solo come madre della famiglia Maceo, ma anche come una donna che ha rotto con i limiti del tempo, ha imposto il suo genere e si è eretta a bandiera di libertà, autentica rappresentante di quella identità culturale e nazionale che era in via di formazione.

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“(…) non c’è cuore a Cuba che non senta tutto ciò che deve a quella cara vecchietta“, scriveva dal profondo dell’anima l’apostolo José Martí a proposito di Mariana Grajales Cuello. Per questo, nel 205° anniversario della nascita della madre della famiglia Maceo, il 12 luglio, ha ricevuto il tributo dei cubani al Cimitero, patrimonio nazionale, di Santa Ifigenia.

Lo testimonia l’offerta floreale depositata sulla sua tomba dal Popolo cubano, alla presenza dei membri del Comitato centrale del Partito e delle massime autorità del Consiglio provinciale di difesa, Lázaro Expósito Canto e Beatriz Johnson Urrutia, mentre un distaccamento cerimoniale delle FAR (Forze Armate Rivoluzionarie, ndr), composto da donne, le rendeva una guardia d’onore.

“Era una donna forte e attiva”, diceva, evocando l’eredità di un simbolo così straordinario Graciela Pacheco Feria, ricercatrice e discendente della famiglia Maceo-Grajales, “e in dieci anni di dura guerra ha sempre mantenuto alto il suo spirito di ribellione. Non ha accettato il Patto di Zanjon che ha lasciato un sapore amaro e un profondo rammarico nel cuore di una madre e di una patriota.

Oggi la ricordiamo con profondo orgoglio – ha detto più tardi – non solo come madre della famiglia Maceo, ma anche come donna che ha rotto con i limiti dei tempi, ha imposto il suo genere e si è eretta a bandiera di libertà, autentica rappresentante di quella identità culturale e nazionale che si stava sviluppando.

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Seguendo le sue parole, Expósito Canto e Johnson Urrutia hanno guidato il corteo floreale dedicato a colei che, a pieno titolo, nella zona centrale della necropoli di Santiago, condivide con Martí, Carlos Manuel de Céspedes e Fidel, l’altare della patria riservato ai fondatori della nazione cubana.


Donne a Cuba
Por qué las mujeres no protestan en Cuba? | Institute for War and Peace Reporting

L’articolo 43 della Costituzione della Repubblica di Cuba afferma che: “Donne e uomini hanno uguali diritti e responsabilità in campo economico, politico, culturale, lavorativo, sociale, familiare e in qualsiasi altro settore. Lo Stato garantisce che sia agli uomini che alle donne vengano offerte le stesse opportunità e possibilità.

Radio Habana Cuba | Mujeres cubanas y el proyecto de Constitución ...Lo Stato promuove lo sviluppo globale delle donne e la loro piena partecipazione sociale.

Assicura l’esercizio dei loro diritti sessuali e riproduttivi, le protegge dalla violenza di genere in tutte le sue manifestazioni e spazi, e crea i meccanismi istituzionali e giuridici per farlo”.

Nel referendum costituzionale, oltre il 60% delle autorità elettorali erano donne.

il 53,22% dell’Assemblea nazionale cubana è composto da donne.

Il 49 per cento del settore dello Stato civile è di sesso femminile.

Il 68,2% dei professionisti e dei tecnici sono donne.

Più del 70% dei lavoratori nel settore dell’istruzione, della salute e del settore giuridico sono donne.

Uno dei risultati ottenuti, in collaborazione con il Programma nazionale di agricoltura urbana del Ministero dell’Agricoltura, è la partecipazione più attiva delle donne all’agricoltura urbana, suburbana e familiare. Sono state create più di 3.000 brigateFMC*-ANAP**, con 8.000 nuove donne che si aggiungono agli oltre 28.000 utenti della terra che contribuiscono all’economia.

Il 39 per cento dei lavoratori autonomi sono donne.

Il 60, 5 % dei diplomati dell’istruzione superiore sono donne.

La Federazione delle donne cubane (FMC) ha accolto più di 58.000 giovani donne cubane nel 2019, un’organizzazione che riunisce circa il 92% delle donne dell’isola di età superiore ai 14 anni.

 

Donna a Cuba: la lotta continua - Associazione Svizzera-Cuba

 

 

**FMC = Federazione delle Donne Cubane

 

 

 

Buró Nazionale dell'ANAP – Dichiarazione | progetto cubainformAzione

 

 

*ANAP = Associazione Nazionale dei Piccoli Agricoltori

 

Pubblicato in Attualità, Cuba

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