Venezuela: manipolazione e falsità. La canea mediatica italiana contro il paese bolivariano

Proseguono senza sosta gli indegni attacchi provenienti dal circuito mediatico mainstream

Notizia del: 05/06/2016

di Fabrizio Verde

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Quando si tratta di affrontare la questione Venezuela il circuito informativo mainstream italiano, al pari di quello internazionale, sfodera quanto di peggio la mente umana possa arrivare a concepire in materia di disinformazione.

Qualsiasi sia l’argomento affrontato, il taglio della notizia rimane sempre il medesimo, quasi si trattasse di un copione da seguire alla lettera: grossolano, parziale, totalmente sbilanciato verso le ‘ragioni’ di un opposizione che viene perennemente descritta come democratica e tenuta sotto schiaffo da un governo quantomeno autoritario. Chi conosce un minimo la situazione politica in Venezuela è cosciente che le cose stanno in maniera diversa e che l’opposizione in realtà è tanto feroce quanto golpista.

Quest’oggi ci tocca, con nostro sommo dispiacere, andare a leggere per confutare le falsità contenute in un editoriale de ‘Il Foglio’ e un articolo de ‘Il Secolo d’Italia’. Attività tutt’altro che esaltante, ma qualcuno dovrà pur accollarsi quei lavori che nessuno vuole fare.

Per quanto riguarda ‘Il Foglio’, troviamo un editoriale altamente irrispettoso del legittimo governo venezuelano  – che vorremmo sommessamente ricordare, è stato votato da milioni venezuelani al contrario di quanto avvenuto in Italia – descritto come isolato e abbandonato finanche dagli alleati regionali che sarebbero addirittura pronti a sostenere un intervento esterno per ristabilire benessere e democrazia. Sappiamo bene per lorsignori cosa significano benessere e democrazia: aggiustamenti strutturali, tagli indiscrimanti al sociale e ai servizi essenziali, disoccupazione, privatizzazioni selvagge, repressione. Insomma, la classica ricetta neoliberista, che tanti danni ha prodotto in America Latina durante la tristemente nota ‘larga noche neoliberal’.

Infine consigliamo a questi prodi operatori di un informazione che si ritiene libera e democratica di andare a leggere i 7 punti che smontano il teorema di Almagro sulla mancanza di democrazia e libertà in Venezuela.

Lo storico quotidiano neofascista ‘Il Secolo d’Italia’ invece ci propina la solita storia trita e ritrita di un Venezuela ridotto alla fame, dove solo la repressione militare e poliziesca riesce a tenere a bada la rivolta popolare. Questo senza pubblicare una fotografia, senza citare alcun dato ufficiale, senza tener conto delle inchieste e delle testimonianze che documentano come sia condotta in maniera spietata la guerra economica in Venezuela, con le grandi aziende che per mettere in ginocchio il governo provocano scarsità di beni di prima necessità nei supermercati dei quartieri popolari e poveri. In uno scenario dove il basso prezzo del petrolio mette in seria difficoltà il governo bolivariano.

Non ci aspettiamo di trovare articoli e inchieste che ci raccontino come il governo bolivariano resiste da anni ai tentativi di golpe imbastiti dall’opposizione che senza sosta prova con oogni mezzo a rovesciare il legittimo governo. Non ci aspettiamo di poter leggere o vedere le immagini della violenza che ha insanguinato le strade del Venezuela nel 2014 lasciando sul selciato 43 morti e oltre 800 feriti. Una situazione simile se si fosse verificata in un qualsiasi paese europeo sarebbe stata repressa nel sangue, con il plauso di quegli stessi media che hanno lanciato in maniera ipocrita i propri strali nel confronti del governo bolivariano.

Non ci aspettiamo nemmeno che i media di regime ci raccontino come il Venezuela socialista e bolivariano, nonostante una durissima crisi economica provocata dal drastico calo del prezzo del petrolio, sia riuscito a non tagliare nessun programma sociale. Tutte le Missioni socialiste sono state finanziate e continuano a funzionare. Questo mentre nella Vecchia Europa continuano ad aumentare in maniera esponenziale fame e disoccupazione.

Vorremmo trovare quantomeno dignità e onestà intellettuale nel circuito mediatico mainstream, ma sappiamo che si tratta di una speranza vana, visto che la guerra asimmetrica contro il Venezuela bolivariano si intensifica, mentre i media continuano a giocare sempre più sporco, in maniera indegna.

di Fabrizio Verde

Pubblicato in Attualità, Internazionale

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